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Biologico, naturale o biodinamico: quale sarà il futuro del vino

Biologico, naturale o biodinamico: quale sarà il futuro del vino

Tra biologico, naturale e biodinamico comprendere quale sarà il futuro del vino non è immediato. Vi sono però alcuni indizi che potrebbero chiarire la questione.

Biologico, naturale o biodinamico: quale sarà il futuro del vino? Una questione ancora aperta che sta alimentando un dibattito che non ha ancora trovato una soluzione definitiva. Ciò che risulta inequivocabile è che le richieste del mercato stanno mutando, con un conseguente e necessario adattamento dell’industria vitivinicola mondiale.

Il primato del vino biologico

Il consumatore oggi è caratterizzato da una particolare attenzione alla qualità e alla sostenibilità del prodotto, spostando il mercato nella direzione del vino biologico, naturale e biodinamico. Tra le tre categorie è indubbio che a primeggiare vi sia il biologico, la tipologia di più immediata comprensione per un pubblico che si voglia orientare nella direzione della sostenibilità. Ad oggi il vino biologico rappresenta il 2,8% della produzione globale, con l’Europa responsabile di ben il 90% dei prodotti commercializzati.

Il biologico costituisce una ricca opportunità per il mercato vitivinicolo, consentendo anche ai produttori di nicchia di emergere e competere con le aziende di grandi dimensioni. A ciò è probabilmente dovuta la crescita annuale, stimata attorno al 20% negli ultimi sette anni, di questo tipo di prodotti. L’espansione della richiesta di questi prodotti sta creando delle opportunità di espansione su nuovi mercati, come: la Finlandia, la Svezia e la Germania.

Oltre al biologico, spazio al vino naturale e biodinamico

Le parole d’ordine sono sostenibilità e rispetto per l’ambiente. Questa la chiave di lettura a sostegno della diffusione di tipologie di prodotto più di nicchia, come il vino naturale, il vino biodinamico, fino al vino vegan. Per quanto queste varietà abbiano un appeal differente paragonato al mare magnum del vino biologico, l’attenzione dei consumatori non ha mancato di rivolgersi verso queste categorie.

A livello globale, oggi, risulta sempre più inevitabile parlare di vino senza parlare di sostenibilità. Ciò che è richiesto è che il prodotto sia frutto di un territorio in cui è armoniosamente inserito, nel totale rispetto delle risorse che intervengono attivamente nel processo di produzione. Il vino naturale e biodinamico trova la sua ragion d’essere proprio nella perfetta integrazione del prodotto con l’ambiente, seguendo una filosofia mirata a ridurre al minimo l’impatto umano in tutte le fasi della produzione.

Il risultato della riflessione non conduce ad una risposta univoca, date anche le innumerevoli variabili intervenienti nella definizione di sostenibilità nei confronti di un’industria complessa come quella vitivinicola. Chiarito ciò, quanto si può auspicare è che il mercato del vino si sposti nella direzione di prodotti sempre più naturali, con processi produttivi orientati alla sostenibilità.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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