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Quanto tempo ci vuole per digerire il gelato?

Quanto tempo ci vuole per digerire il gelato?

Il tempo richiesto per digerire i cibi varia in base alla loro composizione e per un gelato possono volerci da una a diverse ore.

In spiaggia concedersi un gelato è un piacere, ma, quando il clima è rovente e fare il bagno diventa una necessità, ci si chiede spesso quanto ci vuole per digerire il peccato di gola. Non esiste una risposta univoca alla domanda, dato che gusto e composizione dell’alimento influenzano il processo. Non è esatto, però, dire che il gelato blocca la digestione o che esso sia unilateralmente dannoso o sano.

Quanto tempo ci vuole per digerire il gelato?
@envatoelements

Tempo di digestione del gelato

 Il tempo necessario per digerire un gelato varia in base al gusto che decidiamo di mangiare. A fare in modo che i cibi permangano più a lungo nello stomaco contribuisce, infatti, il contenuto di grassi. Questo, all’interno delle diverse varietà di gelato, cambia e può andare dallo 0% dei sorbetti, al 10% di un gusto alla panna. A influenzare il bilancio è, poi, la composizione. La base può, infatti, essere costituita da panna, latte, uova, bevande vegetali sostitutive o acqua. 

A vantaggio del gelato va, però, il fatto che le proteine contenute sono omogenizzate e richiedono, quindi, allo stomaco meno lavoro. Se desideriamo fare un tuffo possiamo, dunque, tenere presente che per digerire un gelato alla frutta 1 ora dovrebbe essere sufficiente, mentre i tempi si allungano per preparazioni più complesse. Per digerire una bistecca servono, invece, almeno 3 ore.

Il gelato blocca la digestione? 

Capire quanto tempo occorre per digerire un gelato significa sfatare un falso mito: l’alimento non blocca la digestione e, anzi, in alcuni casi può agevolarla. È importante, però, prendere le opportune precauzioni per evitare problemi. La congestione si innesca quando un repentino sbalzo di temperatura fa in modo che si verifichi uno squilibrio nella circolazione sanguigna dopo i pasti. 

In tali momenti la quantità di sangue destinata all’apparato digerente aumenta. L'introduzione di sostanze troppo fredde o un bagno in acqua gelida possono, però, indurre il cervello a richiamare il fluido per mantenere la temperatura basale costante. Evitare di mangiare il gelato in fretta e fare attenzione a far sciogliere l’alimento in bocca può, allora, evitare rischi e riduce, per altro, i tempi di digestione.

Gelato dopo pranzo e dopo cena

 Il tempo necessario per digerire il gelato trasforma l’alimento in un’ottima alternativa per un pranzo al mare. Esso può, infatti, aggiungere alla nostra dieta un importante apporto di calcio e fosforo, nonché una significativa quantità di vitamine. Non mancano, poi, gli zuccheri, che il nostro corpo può trasformare in energia. L’apporto calorico varia dalle 130 calorie circa di un gelato standard alla frutta, alle 300 di una varietà a base di creme o cioccolato.

 Nulla vieta di consumare il gelato dopo pranzo o dopo cena, come fresco dessert. Dopo un pasto abbondante optare per gusti leggeri a base di frutta, che possono anche favorire la digestione, appare una buona idea. A seguito di uno spuntino leggero non è necessario, invece, disdegnare nemmeno i gusti più calorici, maggiormente ricchi di nutrienti.

Al di là dei dati standard, il tempo che il nostro organismo impiega per digerire il gelato può variare in base a diversi fattori. Con l’avanzare dell’età, per esempio, il transito dei cibi nell’apparato gastrointestinale rallenta. Problemi di acidità di stomaco, altre patologie simili o particolari condizioni emotive, fanno, inoltre, altrettanta differenza.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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