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Trend tecnologici e alimentazione: la sfida di sfamare il pianeta

Trend tecnologici e alimentazione: la sfida di sfamare il pianeta

La sfida di domani sarà sfamare 10 miliardi di persone sul pianeta entro il 2050. Diversi trend tecnologici nel settore dell’alimentazione affrontano il problema nel tentativo di cambiare radicalmente quello che mangiamo e come lo produciamo.

Secondo le proiezioni, nel 2050 sulla Terra ci saranno poco meno di 10 miliardi di esseri umani e sempre più persone vivranno nelle metropoli. La sfida della scienza è quella di riuscire a fornire sostentamento sufficiente per affrontare le esigenze alimentari di una popolazione in continuo aumento. Quali sono i trend tecnologici nel settore dell'alimentazione da tenere in considerazione?

CRISPR e Editing Genetico

La nuova frontiera dell’ingegneria genetica sta compiendo passi da gigante negli ultimi anni. A differenza degli OGM tradizionali, il metodo CRISPR non prevede l’introduzione di DNA estraneo per modificare gli attributi di una pianta. Il metodo dell’editing genetico rappresenta l’evoluzione di un metodo utilizzato da millenni dall’uomo, ovvero la selezione artificiale delle caratteristiche delle piante più idonee alla coltivazione e al nutrimento.

Invece di introdurre DNA «alieno», il metodo CRISPR agisce direttamente sul genoma originario di una specie sopprimendo o portando alla luce le caratteristiche desiderate già presenti. Nonostante ancora fonte di acceso dibattito, il metodo CRISPR promette in futuro di ottimizzare le coltivazioni, aumentandone la produttività, la resistenza alle malattie e alle condizioni climatiche e, addirittura, sopprimendo quei geni responsabili di allergie e intolleranze per l’uomo.

Agricoltura 3.0 e intelligenza artificiale

L’uomo ha fatto molta strada da quanto attorno al 10.000 a.c. ha cominciato l’avventura dell’agricoltura. Le invenzioni del «trattore» moderno e dei fertilizzanti artificiali hanno rivoluzionato ancora una volta il modo di coltivare aumentando esponenzialmente la produttività agricola in tempi relativamente recenti. Il futuro tuttavia riserva altre sorprese con l’avvento della cosiddetta Agricoltura 3.0 basata sulle nuove tecnologie.

Droni, sensori e intelligenza artificiale promettono di aumentare ancora una volta esponenzialmente la capacità produttiva. Oggi è infatti possibile coltivare e allevare con precisione millimetrica, da remoto e, prossimamente, anche in modo completamente automatizzato. Le fattorie del futuro vedranno sempre più la presenza di sistemi digitali integrati e autonomi riducendo al minimo l’intervento diretto dell’uomo.

Carne in laboratorio e proteine alternative

Si stima che circa un terzo dell’intera superficie arabile del pianeta sia dedicata all’allevamento di animali destinati alla produzione di carne. La domanda di proteine di origine animale, inoltre, è destinata a crescere esponenzialmente nei prossimi anni per via del mutamento culturale di diversi paesi emergenti. La crescente consapevolezza della quantità di risorse necessaria per far fronte a questa domanda spinge sempre di più a trovare un’alternativa alle proteine animali.

La scelta più immediata è la sostituzione con proteine di origine vegetale che imitano la carne in consistenza e sapore. Sul mercato si stanno affacciando prodotti sempre più convincenti. Per chi delle proteine animali proprio non può fare a meno oggi la scienza è in grado di produrre carne commestibile partendo da semplici cellule, senza dover allevare e uccidere animali. La carne cresciuta in laboratorio è già una realtà, il suo problema oggi è solo il costo di produzione e, ovviamente, il gradimento o meno dei consumatori.

Coltivazione verticale urbana

Tra i trend tecnologici in crescita non può non venire menzionata anche l’agricoltura verticale urbana. In un mondo sempre più destinato all’urbanizzazione, le città di domani promettono di diventare non solo dei centri di consumo ma anche dei centri di produzione. Grattacieli-fattoria o sotterranei dedicati alle coltivazioni saranno una risposta fondamentale per soddisfare le esigenze alimentari di chi vive in città. Il vantaggio di questa tecnica è la possibilità di aumentare esponenzialmente la superficie coltivabile, salendo in verticale invece che in orizzontale, e automatizzare la produzione con un consumo minimo di risorse idriche e geologiche.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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