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Stelle verdi Michelin 2023: ecco i nuovi 19 quadrifogli italiani

Stelle verdi Michelin 2023: ecco i nuovi 19 quadrifogli italiani

La Guida Michelin annuncia i ristoranti italiani meritevoli di stelle verdi nel 2023, dove la qualità si sposa all’attenzione all’ambiente

Sono ben 49 le stelle verdi assegnate ai ristoranti italiani dalla 68esima edizione della Guida Michelin. Per la seconda volta dalla cornice delle colline della Franciacorta, l’evento ha riconosciuto meriti particolari a quei ristoranti non solo stellati, ma con una particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale. Si tratta del terzo anno in cui la guida assegna un riconoscimento ai ristoranti più “green”. Nell’edizione d’esordio del 2021 i ristoranti giudicati meritevoli di stelle verdi erano stati 13, nell’edizione 2022 erano saliti a 30. L'edizione 2023 ha visto aggiungersi ben 19 stelle alla lista.

Stelle verdi Michelin
Foto: Engin Akyurt @Pixabay

Cosa sono le “stelle verdi” della Guida Michelin

Introdotte per la prima volta nel 2020, le stelle verdi Michelin sono un riconoscimento aggiuntivo che viene assegnato a quei ristoranti considerati particolarmente attenti al tema della sostenibilità ambientale. Per l’assegnazione vengono tenuti in considerazione diversi aspetti: dalla selezione dei fornitori, alla scelta degli ingredienti a chilometro zero, agli impegni di riduzione degli sprechi, fino all’utilizzo di materiali riciclabili, alla riduzione dell’impatto ambientale del ristorante e ancora all’attenzione a progetti di interesse energetico e sociale. Non esistono tuttavia dei criteri fissi per l’assegnazione della stella verde che rimane a completa discrezione degli ispettori Michelin.

Le Stelle Verdi della Guida Michelin 2023

Delle 49 Stelle Verdi Michelin 2023 nella nostra penisola, ben 32 si trovano nel Nord, 10 al Centro e solo 7 al Sud. Quasi tutte le regioni italiane sono rappresentate tranne Val d’Aosta, Umbria, Molise e Basilicata. Le regioni più stellate in verde sono Lombardia e Veneto con 8 stelle a testa. Particolare attenzione per l’assegnazione delle stelle verdi 2023 è stata dedicata a quei ristoranti capaci di gestire al meglio lo spreco, attenti al tema del platic-free e del riutilizzo o recupero degli alimenti oltre agli investimenti in tema di sostenibilità per la produzione di energia elettrica pulita o tecnologie destinate al risparmio idrico-energetico.

Le 19 nuove stelle verdi Michelin nel 2023

Ecco le nuove stelle verdi che entrano nella galassia Michelin rispetto al 2022 e le motivazioni del loro ingresso secondo la guida:

  1. Piazza Duomo, Alba (CN): segnalato da Michelin in particolare per i 400 metri quadrati di serra automatizzata e i terreni destinati alle piante spontanee.
  2. Vignamare, Andora (SV): segnalato per gli impianti fotovoltaici, l’utilizzo di auto aziendali elettriche, e terreni coltivati ricavati da bonifica di aree dismesse.
  3. La Tana Gourmet, Asiago (VI): segnalato per l’utilizzo di energie rinnovabili e l’attenzione alla riduzione degli sprechi.
  4. Ahimè, Bologna: segnalato per l’attenzione al tema della plastica e dell’origine sostenibile delle materie prime in cucina.
  5. Poggio Rosso, Castelnuovo Berardenga (SI): segnalato per progetti di agricoltura sociale e per i prodotti a chilometro zero.
  6. El Molin, Cavalese (TN): segnalato per orti, vivai, produzioni e progetti sostenibili oltre al recupero di varietà della tradizione.
  7. La Bandiera, Civitella Casanova (PE): segnalato per gli alimenti di produzione propria e per gli impianti fotovoltaici e di ricarica per auto elettriche.
  8. Vite, Coriano (RN): segnalato le coltivazioni e gli allevamenti e l’attenzione al coinvolgimento degli ospiti.
  9. I Tenerumi, Isole Eolie, Vulcano (ME): segnalato per l’orto e l’attenzione alla riduzione degli sprechi in particolare dell’acqua particolarmente scarsa sull’isola.
  10. Dalla Gioconda, Gabicce Monte (PU): segnalato per l’impegno nella lotta alla plastica e ai progetti di ristrutturazione attenti alla sostenibilità.
  11. Il Mirto, Isola di Ischia, Forio (NA): segnalato per l’orto biologico, il menù vegano e vegetariano e l’attenzione alla riduzione della plastica e degli sprechi.
  12. La Peca, Lonigo (VI): segnalato per l’attenzione alla riduzione degli sprechi, l’impianto fotovoltaico e alle materie prime green per la pulizia di locali e attrezzature.
  13. Il Cantinone e Sport Hotel Alpina, Madesimo (SO): segnalato per l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia e l’attenzione al risparmio e al riutilizzo dell’acqua.
  14. D.One Restaurant, Montepagano (TE): segnalato per l’attenzione alla salvaguardia della biodiversità e alla riduzione degli sprechi alimentari.
  15. Contrada Bricconi, Oltressenda Alta (BG): segnalato per la produzione di energia pulita e gli sforzi a sostegno di uno stile di vita sostenibile.
  16. Il Colmetto, Rodengo Saiano (BS): segnalato per l’autoproduzione di carne e verdure, l’utilizzo di energia pulita e la riduzione della plastica
  17. Osteria del Viandante, Rubiera (RE): segnalato per l’utilizzo di metodi biologici e biodinamici e dall’impegno sociale.
  18. Lokanda Devetak, Savogna d’Isonzo (GO): segnalato per la riduzione dello spreco e per l’approvvigionamento da produttori locali oltre che per l’impianto fotovoltaico e a biomasse.
  19. Villa Pignano, Volterra (PI): segnalato per i sistemi all’avanguardia risparmio idrico ed energetico

denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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