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Qual è la differenza tra pomodoro ciliegino e datterino?

Qual è la differenza tra pomodoro ciliegino e datterino?

Pomodoro ciliegino e datterino sono molto simili, ma trovare la differenza tra i due è possibile e può aiutarci a fare le scelte migliori in cucina

Il pomodoro, con tutti i nutrienti che lo accompagnano, è uno dei protagonisti della tavola estiva e scoprire la differenza tra ciliegino e datterino può rivelarsi utile. Le due varietà condividono diverse caratteristiche, ma presentano anche delle peculiarità inconfondibili. Approfondire la questione diventa, allora, la chiave per rendere ancora più gustose le nostre ricette.

differenza pomodoro ciliegino datterino
Foto: monicore @Pexels

Pomodoro ciliegino

Il ciliegino rappresenta oggi una delle varietà di pomodoro maggiormente conosciute e usate nel nostro Paese. Esso deve il nome alla sua forma tondeggiante, capace di ricordare quella di una ciliegia, e appunto, e alle sue dimensioni decisamente contenute. Una pianta di pomodoro ciliegino produce dunque dei caratteristici grappoli a lisca di pesce, che arrivano a comprendere anche 25 singoli frutti. La tendenza è, spesso, quella di considerare il pomodoro ciliegino del tutto assimilabile al pachino. In realtà il ciliegino rappresenta solo una varietà di quest’ultimo, coltivato in Sicilia, che di recente ha ottenuto il marchio IGP. Esistono però anche pomodori ciliegino gialli o di tipologie definite cherry.

Pomodoro datterino

Il pomodoro datterino ottiene, spesso, meno considerazione di quello ciliegino, ma non deve essere ritenuto a esso inferiore. A colpire è, in primis, il suo aspetto. Il frutto appare, infatti, di forma più allungata rispetto al suo famoso simile e presenta una buccia lucida, di colore rosso vivo. I grappoli mantengono la tipica forma a lisca di pesce e i singoli frutti, in genere meno numerosi, pesano circa 15 g. Il pomodoro datterino attrae molti grazie al suo sapore particolarmente dolce. Il suo livello zuccherino equivale a 8-10 gradi bnx, con punte che arrivano a 12. Ciò non influisce comunque sulla sua buona acidità e sul giusto livello di sapidità che è in grado di offrire.

Differenza e usi

Un osservatore attento può notare tra pomodoro ciliegino e pomodoro datterino ben più di una differenza. Le forme inconfondibili fungono da ottimo primo indizio, ma le restanti distinzioni sono da ricercare in sapore e consistenza. Alla dolcezza del pomodoro datterino fa infatti eco una più spiccata acidità, comunque ben bilanciata, di quello ciliegino. Quest’ultimo ha, poi, una buccia più morbida e una polpa più succosa. Ciò lo rende perfetto per essere consumato a crudo, nelle insalate o in una fresca caprese. Il datterino, invece, per quanto ottimo anche al naturale, diventa spesso l’ingrediente principe di sughi e salse e si sposa alla perfezione con un piatto di spaghetti. Il contenuto di acqua inferiore fa, per altro, in modo che esso richieda tempi di cottura più brevi.

Imparare a conoscere la differenza tra pomodoro ciliegino e datterino significa molto di più che fare un esercizio di studio. In cucina l’utilizzo di un ingrediente piuttosto che di un altro può fare una grande differenza ed essere consapevoli di ciò può cambiare il nostro modo di mangiare e di preparare piatti. Sembra, insomma, proprio il caso di dire che un pomodoro non vale l’altro.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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