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Piantaggine, usi e benefici dell'erba spontanea

Piantaggine, usi e benefici dell'erba spontanea

La piantaggine è un’erba infestante ma commestibile e ricca di proprietà nutritive: proprietà, usi e benefici dell’erba di Marte

La piantaggine è un’erba spontanea molto comune, di grande utilità in cucina e ricca di proprietà nutritive. Se ne conoscono diverse varietà, tutte mangerecce, e che trovano utilizzo anche in medicina popolare e omeopatia.

piantaggine
@envatoelements

Perché la chiamavano l'erba di Marte

La piantaggine è un’erba molto comune, dal carattere infestante e quindi ben diffusa ovunque in Italia e ubiquitaria nel mondo. Per questo è anche normale che si conosca con tanti nomi dialettali diversi e più o meno fantasiosi. Tra gli altri è conosciuta come cinquenervi, lingua di cane, orecchie di lepre, tirafilo, mestolaccio, centinerbia.

Nomi popolari e non solo. La piantaggine un tempo era anche chiamata “erba di Marte”. Si riteneva fosse capace di trattare numerosi disturbi e le si attribuivano vere e proprie proprietà magiche, con particolari connessioni al mondo dell’astrologia e dei segni zodiacali.

Quale piantaggine si mangia

Intanto, è bene dire che con il nome piantaggine non si indica una singola specie di erba ma un’intera famiglia di piante, le piantaginaceae. Sparse per tutta Italia, quindi, crescono diverse varietà mangerecce di piantaggine, interessanti e perché commestibili e perché facili da reperire.

  • La piantaggine lanciuola, plantago lanceolata
  • La maggiore, plantago major
  • il coronopo, plantago coronopus.

Queste crescono su ogni tipo di terreno e si vedono facilmente al bordo di sentieri, nei prati incolti e nei pascoli. Crescono fino a 2000 metri d’altitudine e non temono il freddo, quindi si vedono anche in inverno.

A cosa fa bene la piantaggine

Quest’erba in cucina si mangia sia cruda, avendo cura magari di cercare le foglie più giovani e tenere, che cotta e si presta a bellissime ricette. Dal punto di vista nutrizionale è una bomba di Sali minerali e flavonoidi.

Anche sugli utilizzi erboristici la piantaggine è un’erba davvero promettente, ma in questo caso va detto che si utilizzano specie di Plantago anche non commestibili.

In passato, invece, la piantaggine comune veniva utilizzata per trattare una lunga serie di disturbi grazie alle proprietà antinfiammatorie e batteriostatiche soprattutto a carico dell’apparato respiratorio, gastroenterico e urinario.

Si considera quindi una pianta utile in caso di diarrea, cistiti e bronchiti. Comunemente il decotto o l’infuso di piantaggine è indicato in caso di raffreddore, tosse secca e catarro.

Per uso esterno, invece, la pianta è d’aiuto contro punture d’insetto, scottature e ferite. Oggi non si fa più, ma un tempo le nonne usavano fare impacchi con foglie di piantaggine per curare e cicatrizzare le ferite.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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