inNaturale
Home
>
Perché è meglio evitare il caffè degli aerei

Perché è meglio evitare il caffè degli aerei

Secondo un recente studio alimentare è meglio evitare il caffè degli aerei e, in generale, l’acqua utilizzata dalle compagnie di volo.

Si parla già da diversi anni del perché sia meglio evitare il caffè degli aerei; ma anche il tè e in generale l’acqua serviti in volo, tutte bevande potenzialmente contaminate da batteri nocivi e rischiose per il nostro organismo. Un recente studio alimentare condotto dal Centro di politica alimentare di Hunter College di New York, ha preso in esame la sicurezza dei sistemi idrici di 11 grandi compagnie aeree. Quanto è emerso è che risulti preferibile evitare di bere l'acqua presente sugli aerei in volo.

Allarme batteri nocivi nell'acqua degli aerei

Sebbene sia stato istituito l’Aircraft Drinking Water Rule (ADWR), ovvero un regolamento, introdotto nel 2009 e mai aggiornato, che dovrebbe garantire che l’acqua fornita ai passeggeri e all'equipaggio dell'aereo sia potabile e sicura, la ricerca ha rilevato che questo, spesso, non risulta sufficiente e che alcuni batteri nocivi possano tuttavia essere presenti. Il primo problema accertato riguarda le condizioni igieniche dei serbatoi dell’acqua, di rado svuotati e puliti, nei casi peggiori addirittura una sola volta l’anno; d’altronde attualmente il regolamento richiede solo la disinfezione e il risciacquo da una a quattro volte l'anno.

In sostanza, l'acqua che si beve è pulita solo quanto i tubi e i serbatoi utilizzati per il trasporto e lo stoccaggio, il che non è molto confortante. I risultati di questa ricerca non sono comunque così sorprendenti se si considera che già nel 2004 un'indagine EPA, aveva riscontrato che il 13% di 158 aerei esaminati aveva acqua teoricamente potabile contaminata da batteri coliformi. E non è finita qui; uno studio del Wall Street Journal del 2002, che includeva anche un test dell'acqua microbiologica degli aeroplani, trovò in alcuni campioni ceppi di salmonella, batteri di Staphylococcus (che causano infezioni da stafilococco) e perfino uova di insetto. Insomma, standard bassi, norme non aggiornate e pochi controlli sono tutti buoni motivi per cercare di evitare di bere acqua, tè e caffè mentre si vola.

No al caffè degli aerei

Ma non è finita qui; alcuni degli assistenti di volo delle compagnie aeree interpellate per compilare il questionario della Hunter College di New York, hanno dichiarato di essere i primi a non bere acqua calda con caffè o tè durante i voli. Dichiarazioni simili furono rilasciate anche alla rivista TIME nel 2017; anche in quell’occasione diversi assistenti di volo dichiararono che solo pochi dipendenti usavano bere il caffè in aereo e solo quando erano alla disperata ricerca di caffeina.
È inoltre bene tener presente che neppure il calore delle bevande è sempre una garanzia sul fronte batteri.

Secondo il Dipartimento della Salute dello Stato di New York, bollire equivale a pastorizzazione, ma non a sterilizzazione un liquido. Solo con la sterilizzazione si è certi di uccidere tutti gli organismi presenti. La pastorizzazione, teoricamente, uccide solo organismi che danneggiano gli esseri umani ma è efficace solo a una determinata temperatura e dopo uno specifico lasso di tempo. Questo vuol dire che se gli assistenti di volo sono frettolosi o non riscaldano l'acqua fino a una temperatura abbastanza alta da arrivare al punto di ebollizione del liquido, questo potrebbe comunque essere contaminato.

Insomma, se proprio avete bisogno di caffeina durante un lungo volo, è preferibile fare il pieno prima di partire. E attenzione anche a non bere l’acqua dei bagni dopo aver lavato i denti, anche per questo è meglio fare scorte di bottigliette d’acqua in aeroporto.


Ivana De Innocentis
Ivana De Innocentis
Scopri di più
Nomade digitale, docente di social media marketing e scrittrice, appassionata di viaggi, arte, tecnologia e alimentazione vegetariana e vegana. In cucina ama prendere spunto dalle sue passioni, aggiungendo ingredienti naturali e un pizzico di creatività.
Scopri di più
Nomade digitale, docente di social media marketing e scrittrice, appassionata di viaggi, arte, tecnologia e alimentazione vegetariana e vegana. In cucina ama prendere spunto dalle sue passioni, aggiungendo ingredienti naturali e un pizzico di creatività.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte