Il cibo sintetico è vegano?
![Alice Facchini](/_next/image?url=%2Fimages%2Fplaceholder_avatar.webp&w=3840&q=75)
Il cibo sintetico rappresenta secondo alcuni il futuro dell’alimentazione e molti si chiedono oggi se questo possa essere definito vegano. La risposta passa dalla conoscenza del processo di produzione e appare, in teoria, tanto univoca quanto negativa. Carne, pesce e latte coltivati in laboratorio non sono, infatti, plant-based. Il dibattito rimane, comunque, acceso e tra i consumatori di prodotti meat-free l’ultima frontiera della tecnologia alimentare può vantare diversi sostenitori.
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Come viene prodotto il cibo sintetico?
Per capire se il cibo sintetico possa essere considerato in qualche modo vegano è necessario comprendere come si produce. Per quanto riguarda carne e pesce il punto di partenza è costituito dal prelievo di una piccola porzione di cellule da individui vivi. Questo avviene tramite biopsia e un campione delle dimensioni di un granello di pepe, ottenuto da una mucca, può dare origine a migliaia di burger.
Le cellule vengono, a questo punto, fatte moltiplicare all’interno di bio-reattori, in un cocktail di sostanze chimiche che forniscono nutrimento. A volte la stampa 3D diventa parte integrante della dinamica. Per il latte e i suoi derivati il processo si basa su organismi geneticamente modificati, in grado di produrre le proteine richieste.
Il cibo sintetico non è vegano
Una volta compreso come viene prodotto il cibo sintetico, appare chiaro che esso non è vegano. Con questo termine si identificano, infatti, tutte quelle persone che hanno deciso di eliminare dalla propria dieta prodotti di origine animale e derivati. Il cibo sintetico richiede, però, in origine, il prelievo di cellule da individui vivi e non può, quindi, rientrare nella categoria degli alimenti plant-based.
A tale tipologia di prodotti appartengono tutte quelle alternative alla carne sviluppate a partire da proteine vegetali, alghe, frutta e verdura, nonché latticini e pesce sostituitivi. Gli articoli simili in commercio sono già molti e mirano a imitare sapore e consistenza degli originali, escludendo ogni componente animale
Vegani fra pro e contro del cibo sintetico
Il cibo sintetico non può essere considerato vegano, ma anche tra chi non mangia prodotti di origine animale, il dibattito è acceso. Secondo un sondaggio condotto dall’app di incontri Veggly nel 2022 il 24% dei vegani sarebbe disposto a considerare tali alimenti alternativi, perché non connessi a uccisioni e macelli. Circa il 50% non apparirebbe, invece, pronto ad assaggiarli, ma si augura che la tecnologia progredisca. Il cibo in provetta ha, infatti, un impatto ambientale limitato e risulta cruelty-free.
A parità di calorie prodotte la carne coltivata in laboratorio arriva a produrre, per esempio, il 92% meno delle emissioni. Il consumo di acqua, suolo ed energia non è, poi, nemmeno paragonabile. Molti insistono, comunque, sul fatto che sia necessario indagare sugli effetti a lungo termine dei nuovi alimenti sulla salute umana e si dimostrano più favorevoli alle alternative plant-based.
Il cibo sintetico non è vegano, ma gli esperti guardano a esso come a una promettente alternativa. Molti non sono disposti a convertirsi al plant-based nemmeno se sensibili alle esigenze di animali e pianeta. Entro il 2050 la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi di individui. Con i prezzi in calo carne, pesce, latte e derivati coltivati in laboratorio potrebbero diventare determinanti per far fronte a crisi alimentare e climatica.
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