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I cibi più bizzarri in cui potete imbattervi a Bangkok

I cibi più bizzarri in cui potete imbattervi a Bangkok

È possibile fare un vero e proprio tour di cibi bizzarri a Bangkok, dai più famosi insetti fritti fino alle impressionanti zampe di pollo o ai cervelli in brodo.

Chiunque abbia visitato la Thailandia o abbia sentito parlare dei cibi bizzarri di Bangkok, saprà certamente che è possibile imbattersi nei cibi più strani, piatti o ingredienti considerati prelibati dai locali ma difficili da concepire e talvolta da assaggiare per noi occidentali.

Questa città vivace e sovraffollata promette esperienze culinarie indimenticabili per noi turisti, tanto nei ristoranti quanto nei tanti mercati cittadini. Che si tratti di ricette tradizionali o di street food, andiamo a scoprire quali sono i cibi più strani (e disgustosi) di Bangkok.

Insetti fritti di ogni tipo, dalle larve alle formiche

Gli insetti sono un possibile cibo del futuro in Europa per il loro valore nutritivo e il basso impatto ambientale, e certamente sono un amatissimo cibo del passato e del presente a Bangkok. Gli insetti fritti sono infatti un vero e proprio must culinario locale, ma anche un’attrazione per tanti turisti incuriositi e audaci in cerca di nuovi sapori esotici, tanto che addirittura in alcuni banchi dei mercati è necessario pagare 10 baht per scattare foto. Tantissimi sono i mercati cittadini in cui è possibile acquistare insetti fritti, così come tante sono le tipologie che è possibile trovare, dai finger food e snack quali larve, vermi e grilli, fino a insetti dall’aspetto più minaccioso quali scorpioni e cavallette.

Rane intere

Le rane sono un ingrediente tipico, nonché uno dei cibi più bizzarri di Bangkok, soprattutto nella versione street food fritta, ma sono presenti anche in molti piatti tipici del nord della Thailandia. Al contrario della Francia o del Canada, dove delle rane si mangia e si utilizzano solo le zampe, a Bangkok non si butta niente. Oltre alle rane fritte, infatti, l’anfibio viene utilizzato intero anche per zuppe e stufati, mentre la pelle viene fritta e inzuppata nell’aglio, talvolta servita con il ketchup.

Blood Noodle Soup

Anche un piatto apparentemente «innocuo» come la zuppa, a Bangkok può riservare qualche sorpresa sotto forma di ingrediente bizzarro. Ne è un esempio la Blood Noodle Soup, anche chiamata kuay tiew (noodle) nam tok (letteralmente, sangue gocciolante) o kuay tiew rue (barca), poiché il piatto era originariamente cotto e venduto da venditori di barche di legno su fiumi e canali. Questo piatto di noodle in brodo, che in genere contiene qualche pezzo di carne di mucca o di maiale, è però caratterizzato soprattutto dal colore rosso, dovuto all’utilizzo di sangue come addensante. Questo raccapricciante ingrediente è in realtà insapore e inodore, poiché mescolato con spezie e condimenti. Provare per credere.

Pig Organ Soup

Un’altra zuppa davvero singolare, questa volta tipica proveniente da Singapore ma molto diffusa anche tra i cibi bizzarri di Bangkok, è la Pig Organ Soup. Questa zuppa chiara, servita con altri contorni opzionali e riso, consiste in brodo bollito con verdure salate, cipolla, pepe ma soprattutto con un mix di frattaglie di maiale tra cui fegato, cuore, intestino, stomaco, lingua, cubetti di sangue, fette di carne di maiale. È proprio il caso di dire che, se non si è abituati a questo genere di preparazioni, ci vuole fegato per mangiarla.

Zampe di pollo

Il metodo popolare di preparare questo piatto se non altro singolare consiste nel bollire le zampe di pollo in un brodo salato finché non risultano tenere. Una volta pronte il venditore di turno può aggiungervi ingredienti zucchero, peperoncino o salsa di pesce. In molte bancarelle viene venduto anche in insalata o fritto. Decisamente uno dei cibi più bizzarri di Bangkok


Ivana De Innocentis
Ivana De Innocentis
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Nomade digitale, docente di social media marketing e scrittrice, appassionata di viaggi, arte, tecnologia e alimentazione vegetariana e vegana. In cucina ama prendere spunto dalle sue passioni, aggiungendo ingredienti naturali e un pizzico di creatività.
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Nomade digitale, docente di social media marketing e scrittrice, appassionata di viaggi, arte, tecnologia e alimentazione vegetariana e vegana. In cucina ama prendere spunto dalle sue passioni, aggiungendo ingredienti naturali e un pizzico di creatività.
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