Funghi commestibili, quali sono i più diffusi in Italia

Anche se il re indiscusso dei funghi commestibili in Italia rimane il porcino, non esiste solo questa varietà di vegetale. Finferli, ovoli e altre tipologie di funghi sono perfetti per rendere le ricette uniche e risultano altrettanto presenti sul territorio del nostro Paese. Andiamo allora a scoprire da quali miceti possiamo lasciarci ispirare.

1) Porcini
A dominare il panorama dei funghi commestibili in Italia sono sicuramente i porcini. Questi si prestano bene per la preparazione di risotti o in abbinamento alle classiche tagliatelle. Si distinguono per il cappello che può raggiungere i 35 centimetri di diametro, e per il classico gambo bianco. Le zone alpine e appenniniche fanno da perfetto terreno di ricerca.
2) Finferli
I finferli sono un altro grande classico tra i funghi commestibili in Italia. Questi presentano un caratteristico colore giallo-aranciato che li rende facili da individuare nei boschi dell’arco alpino dove proliferano soprattutto a fine estate-inizio autunno. Il loro cappello appare incurvato verso l’alto, non concavo.
I finferli sono perfetti saltati in padella con olio e aglio e conditi con un po’ di prezzemolo ma si sposano bene anche con pasta all’uovo e carni bianche. Galletti, gallinacci o gallucci sono solo altri nomi con cui sono noti.
3) Prataioli
Per chi cerca funghi commestibili in Italia i prataioli, o champignon, non possono essere dimenticati. Questi crescono nelle zone montane, in prati, campi, pascoli e macchie boschive il cui terreno risulta particolarmente ricco di nutrienti. Il cappello dei prataioli si presenta come color crema e vira al marrone con la maturazione. Il gambo è carnoso e chiaro. Tali funghi sono perfetti per arricchire pizze, torte salate o insalate.
4) Pioppini
In Italia si trovano anche importanti quantità di pioppini. Questi crescono in gruppo, nel legno di pioppi, sambuco e altre latifoglie, nei pressi di corsi d’acqua. Il cappello è marrone, mentre il gambo, cilindrico e affusolato, appare bianco. Sono perfetti abbinati a polenta o purè di patate.
5) Chiodini
Spesso i chiodini vengono confusi con i pioppini ma questi funghi meritano un posto a sé nel panorama dei miceti commestibili d’Italia. Il loro gambo è chiaro e presenta un anello biancastro, mentre il cappello vira dal marrone al miele. Si tratta di funghi che possono essere mangiati solo una volta bolliti per almeno 10 minuti, dato che contengono una pericolosa tossina termolabile. L’acqua di cottura va eliminata. Il sapore è amarognolo e aromatico.
6) Ovoli
Tra i funghi commestibili più apprezzati nella cucina di varie regioni d’Italia colpiscono gli ovoli. Il nome è collegato al fatto che, quando ancora chiusi, essi hanno la forma e il colore di un uovo. Una volta pronti il cappello risulta arancione, mentre il gambo cilindrico si presenta giallo-biancastro. Si tratta di miceti che prosperano anche a bassa quota in boschi di latifoglie soleggiati, dove l’umidità rimane contenuta. Il sapore è dolce e delicato. Gli ovoli sono perfetti da gustare crudi ma si prestano bene anche a insaporire zuppe e minestre.
7) Mazze di tamburo
Le mazze di tamburo entrano di diritto nei funghi commestibili più gustosi e visibili d’Italia. Il gambo, cilindrico, duro, fibroso e cavo, presenta un doppio anello al centro sotto il quale il colore tende al caffelatte e raggiunge i 45 cm di altezza. Il cappello, anch’esso di dimensioni importanti, è l’unica parte commestibile del fungo, se cotto, e si presenta come chiaro con una prominenza bruna al centro. La mazza di tamburo è ottima impanata o cotta al forno.
