Cos’è il vortice polare?
In inverno sentir parlare di “maltempo in arrivo a causa del vortice polare” è tutt’altro che una rarità. Capire cos’è questo fenomeno dal nome evocativo non appare però immediato. Siamo in realtà di fronte a un’area di bassa pressione che insiste perennemente sui Poli e che, con la sua instabilità, innesca una serie di conseguenze metereologiche. Gli abbassamenti repentini e generalizzati delle temperature sono spesso effetti collaterali dei suoi cambiamenti.
Vortice polare: cos’è
Il vortice polare è un’ampia area ciclonica che insiste perennemente sopra i Poli. È cioè una regione di bassa pressione molto più estesa di quelle che si sviluppano normalmente, alimentata dalle bassissime temperature. Sopra il Polo Nord la rotazione avviene in senso antiorario, mentre per il vortice polare antartico, nome attribuito alla controparte riferibile al Polo Sud, si sviluppa in senso orario.
Nella dinamica intervengono due componenti: il vortice polare stratosferico e quello troposferico. Il primo, che insiste a quote più alte, ha una forma pressoché circolare, mentre il secondo, più vicino al suolo, è formato da quelle che vengono definite correnti a getto che hanno il compito di confinare l’aria gelida. Quando queste ultime si fanno più irregolari però l’aria gelida fuoriesce e si sposta verso le medie latitudini.
Vortice polare ai minimi
Anche il vortice polare sta andando incontro a cambiamenti importanti che influenzano le dinamiche dell’intero pianeta. A causa di improvvisi riscaldamenti della stratosfera, Sudden Stratospheric Warming, o SSW, infatti, il sistema può arrivare a temporanei collassi. La temperatura della troposfera si alza di conseguenza e, mentre la corrente a getto si indebolisce, l’aria gelida trova via di fuga invece di stazionare in modo stabile trattenuta sopra i Poli.
Il meteo di Nord America, Asia ed Europa può essere fortemente influenzato da tale dinamica. Il vortice polare antartico si comporta in modo speculare ma risulta in generale più stabile. È bene poi specificare che i due sistemi non sono praticamente mai presenti alla massima intensità contemporaneamente, a causa dell’alternanza delle stagioni nei due emisferi.
Cosa succede quando arriva il vortice polare?
Come anticipato le dinamiche legate al vortice polare hanno un’influenza che va ben oltre le regioni ghiacciate che il nome richiama. Quando l’aria fredda è libera di fuoriuscire dall’area in cui è generalmente confinata, essa scende verso le medie latitudini portando instabilità e temperature rigide. Anche il nostro Paese e il Mediterraneo in generale sono coinvolti nel fenomeno.
Non è raro poi che in corrispondenza degli indebolimenti del vortice polare si verifichino vere e proprie ondate di gelo, spesso caratterizzate dalla presenza di nevicate. Le condizioni proibitive arrivano talvolta a insistere per settimane e questo ha conseguenze tanto sull’agricoltura quanto sulla domanda di energia.
Capire cosa accade al vortice polare è un elemento chiave per formulare previsioni meteo attendibili e mettere a punto strategie di prevenzione e adattamento valide. Ciò risulta però tutt’altro che semplice. Non esiste infatti una frequenza fissa per gli indebolimenti anche se è possibile individuare dei trend. Nell’emisfero boreale, per esempio, il sistema si incrina circa una volta ogni due inverni.
