Amuse bouche: cos’è e significato
Cos’è l’amuse bouche e il suo significato, due nozioni molto utili per chi si avvicina al mondo dell’alta ristorazione.
Sapete cos’è l’amuse bouche e il significato di questo termine? È facile per gli appassionati di alta cucina averlo già incontrato, in particolare nei locali stellati, ma molte persone non conoscono l’origine di questa usanza, né la sua traduzione, che come molti avranno intuito ha a che fare con il francese, anche a livello di tradizione.
Il significato di amuse bouche
Per capire il significato di amuse bouche occorre conoscere qualcosa della lingua francese: il termine si traduce, letteralmente diverti-bocca. Sembra che le sue origini debbano essere ricollegate al movimento della nouvelle cuisine, quando le piccole porzioni e i sapori decisi hanno fatto breccia nella fantasia collettiva. Ora questa portata, se si può definire così, è una presenza praticamente fissa in ogni ristorante stellato o che ha aspirazione di diventarlo.
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Cos’è l’amuse bouche
Dopo il suo significato, però, è importante capire cos’è l’amuse bouche, e per farlo, paradossalmente, è utile capire cosa non è prima di tutto: non si tratta per esempio di un antipasto, come molti credono, e nemmeno di un aperitivo. La differenza in questo caso è che l’amuse bouche nella maggioranza dei casi non viene scelto esplicitamente dal cliente, ma proposto dallo chef.
Un’altra caratteristica tipica dell’amuse bouche, come abbiamo accennato, è di essere presentato in porzioni molto contenute: non deve infatti saziare l’ospite, ma piuttosto offrirgli un’anteprima delle tecniche, ingredienti e filosofia in cucina di un grande chef. Può spaziare tra alimenti molto diversi, ma normalmente è sempre un indizio di quello che si andrà a consumare a tavola.
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