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Vino: la differenza tra Brut e Satén

Vino: la differenza tra Brut e Satén

Uno è un marchio, l’altro un parametro nella produzione del vino spumante, ecco qual è la differenza tra Brut e Satén

Spesso il termine Brut viene usato come sinonimo di vino spumante creando un’ambiguità linguistica non da poco. Per spiegare con chiarezza la differenza tra vino Brut e Satèn sarà meglio fare un passo indietro e partire dalla definizione stessa di vino spumante.

differenza brut saten
Foto: Vbosica @Pexels

Cosa vuol dire vino spumante

Si dice spumante ogni vino che abbia fatto due processi di fermentazione. Una prima fermentazione, detta alcolica, per sviluppare l’alcool e una seconda, conosciuta come spumantizzazione, necessaria a formare le bollicine e incrementare leggermente il grado alcolico del vino.

Come nascono le bollicine: la spumantizzazione

Durante la prima fase di fermentazione i lieviti contenuti nelle bucce d’uva trasformano gli zuccheri della frutta in alcool e anidride carbonica, procedimento dal quale nasce il più classico vino fermo. Con la seconda fermentazione segue la presa di spuma o spumantizzazione del vino. In questa seconda fase si aggiungono altri lieviti e una minima quantità di zucchero. La seconda fermentazione può avvenire in bottiglia o in botte, distinzione che sancisce la differenza tra metodo classico, o Champenoise, e metodo Charmat. In ambo i casi, comunque, essendo una fermentazione al chiuso, l’anidride carbonica non viene liberata e rimane intrappolata all’interno del vino sottoforma di bollicina.

Il significato di Brut

Facendo riferimento alla spumantizzazione abbiamo parlato di una quantità minima di zuccheri aggiunti al vino. Bene, di questa minima parte una percentuale piccolissima non viene trasformata in alcool ma resta nel vino. A seconda della quantità residua di zucchero il vino spumantizzato verrà classificato come: Dosaggio zero, Brut, Extra Brut, Dry, Extra Dry, Sec o Semi-sec. Un vino spumante per essere Brut deve contenere una quantità di zucchero residuo compresa tra i 6 e i 12 grammi per litro. In conclusione, con il termine Brut si fa riferimento a un preciso tenore zuccherino contenuto nel vino.

Brut, Extra Brut, Dry o Extra Dry: le differenze

A seconda del grado zuccherino residuo si distinguono sette tipologie di “dolcezza” dello spumante. Sono parametri molto precisi, espressi in grammi per litro.

  • Dosaggio zero o Pas dosé
  • Extra Brut: tra 0 e 6 grammi/litro;
  • Brut: tra 6 e 12 grammi/litro;
  • Extra dry: tra 12 e 17 grammi/litro;
  • Secco o dry: tra 17 e 32 grammi/litro;
  • Demi sec: tra 32 e 50 grammi/litro;
  • Dolce: superiore a 50 grammi/litro.

La differenza tra Brut e Satén

Tornando alla differenza tra Brut e Satén allora possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un equivoco. Il Satèn, infatti, si produce solo nella tipologia Brut, dove Brut sta a indicare il residuo zuccherino contenuto nella bottiglia di Franciacorta Satèn. Il Franciacorta Satèn, dal canto suo, è un marchio e sta ad indicare la “morbidezza” delle bollicine di questa tipologia, ottenute limitando la pressione massima in bottiglia a un valore inferiore alle 5 atmosfere.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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