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Franciacorta: che cos'è il Satèn?

Franciacorta: che cos'è il Satèn?

È una delle cinque tipologie DOCG di Franciacorta, un marchio giovane e dalle caratteristiche uniche, ecco cos’è il Satèn Franciacorta

La Franciacorta è una zona vinicola d’eccellenza nel cuore della Lombardia, famosa in tutto il mondo per le sue bollicine. Qui si producono ben cinque tipologie DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita) di Franciacorta, tra le quali il nostro “Satèn”. Marchio esclusivo dell’azienda e vino unico per le sue caratteristiche, questo spumante ha una storia relativamente recente e certamente interessante: vediamo meglio cos’è Franciacorta Satèn e quali le ragioni del suo successo.

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Foto: Julia Larsen @Pexels

Che cos'è il Satèn Franciacorta

Lo spumante è un vino effervescente caratterizzato da una certa presenza di anidride carbonica in bottiglia. Il grado di effervescenza ne determina la dicitura. Ora, per indicare vini con effervescenza più contenuta, e quindi dalla spuma più morbida e cremosa rispetto a quella del classico spumante, fino a qualche decennio fa si utilizzava la dicitura “crèmant”. Spumanti Crèmant si producevano anche in Italia e con un certo successo proprio in Franciacorta.

Crèmant o Satèn, la storia del nome

Nell’89 l’Unione Europea stabilì di riservare la dicitura “crèmant” solo a spumanti prodotti in certe zone della Francia e del Lussemburgo, al fine di tutelare questa indicazione per prodotti di provenienza ben determinata. Tutti gli altri produttori di Crèmant, dunque, dovettero ripensare il nome dei loro prodotti. Fu allora che Franciacorta si affidò a un gruppo di esperti della comunicazione per trovare un nome (in sostituzione di Crèmant) che fosse accattivante, suggestivo e che avesse appeal sia per il mercato italiano che in quello estero. Si arrivò così al “Franciacorta Satèn”.

Che cosa significa Satèn

Il termine Satèn di per sé non significa nulla. È la pronuncia francese di “satin” che tradotto significa “raso”. Per coincidenza, in lingua inglese la parola ha quasi lo stesso significato del francese e sta a indicare un tessuto morbido e liscio. Ancora, per assonanza la parola satèn è simile anche alla pronuncia della parola italiana “seta”. Fu quindi giudicato perfetto per indicare le caratteristiche di questa tipologia di vino dalla spuma più morbida e “setosa”. Un’intuizione che permise ai produttori di Franciacorta di continuare questa varietà del loro vino. Nel 1995 il Consorzio per la tutela del Franciacorta registrò il marchio Satèn e lo disciplinò diventando una tipologia a tutti gli effetti solo nel 2008.

Caratteristiche del Satèn Franciacorta

Spumante esclusivo della Franciacorta, il Satèn è una delle cinque tipologie DOCG Franciacorta prodotta con metodo classico. Ha dei parametri specifici e si distingue da vini della stessa tipologia per:

  • Uvaggio. Per il Satèn si usano esclusivamente uve Chardonnay e uve Pinot Bianco (quest’ultimo per un massimo del 50%), a differenza degli altri che prevedono anche il Pinot Nero.
  • Limite di pressione massima in bottiglia. Per mantenere la sua tipica morbidezza e delicatezza, la pressione del Satèn deve essere inferiore alle 5 atmosfere. Per le altre tipologie il disciplinare non prevede un vero tetto massimo, ma generalmente il parametro è di circa 6-6,5 atmosfere.
  • Zuccheri. Il Satèn può essere prodotto solo nella versione “Brut”, cioè con un tenore zuccherino nel dosaggio finale pari o inferiore ai 12 grammi per litro. Le altre tipologie di Franciacorta possono, invece, essere prodotte in tutte le varianti: dosaggio zero, extra brut, brut, extra dry, sec e demi-sec.

Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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