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Torta Pasqualina, il piatto di Pasqua nato dal recupero

Torta Pasqualina, il piatto di Pasqua nato dal recupero

La ricetta della torta Pasqualina nasce per unire a tavola ingredienti e persone nelle occasioni di festa sorprendendo con il suo ripieno nato dal recupero.

In tutto il mondo esistono piatti come la torta Pasqualina che sono stati ideati e realizzati appositamente per le occasioni di festa e per unire le persone intorno ad una tavola. Questo piatto di Pasqua tipico della Liguria, in realtà, è oramai diffuso lungo tutta la penisola italiana e, nonostante le varianti regionali, manifesta comunque la sua qualità in quanto legante alimentare e sociale.

Storia della torta Pasqualina

Le prime notizie ufficiali della ricetta della torta Pasqualina compaiono nella storia intorno al XIV secolo. A quei tempi veniva chiamata con l’appellativo di «gattafura» riferendosi alla credenza popolare che i gatti ne fossero ghiotti. Successivamente sembra che il nome divenne «Pasqualina» per il fatto che fosse tradizione prepararla per Pasqua. Infatti, non a caso, l’usanza vuole che fosse costituita da tanti strati quanti fossero gli anni di Cristo (trentatre) e la stessa presenza delle uova sono un riferimento pasquale.

Anche se per semplificare l’esecuzione gli strati sono stati ridotti a tre, la sua bontà non è certo diminuita e rimane sempre uno dei piatti più in voga, non solo nelle occasioni di festa. Lo stesso Ortensio Lando, autore del «Catalogo delli inventori delle cose che si mangiano et si bevono», ne cita il gusto straordinario asserendo che questo piatto riusciva a fare gola tanto quanto il miele ne faceva all’orso.

Ingredienti della torta Pasqualina

Gli ingredienti che costituiscono la prelibata farcitura della torta Pasqualina non sono di provenienza «nobile», anzi, proprio per le sue origini popolari, sono principalmente molto comuni. L’idea della ricetta nasce per poter sfruttare il recupero degli avanzi amalgamandoli in un saporito impasto in cui l’uovo fa da legante.

Oltre alla sfoglia, che bisogna preparare con cura con farina di frumento, sale, olio extravergine e acqua al fine di ottenere la giusta consistenza, vengono usate bietole, maggiorana, formaggio, quagliata, un tipo di formaggio fresco, e, ovviamente, le uova il cui contenuto viene adagiato in degli incavi dell’impasto.

Varianti della ricetta originale

Come accade spesso per molte ricette anche la torta Pasqualina si può presentare sotto diverse forme in base agli ingredienti e alle variazioni apportate in base alla località di provenienza. Per esempio nella ricetta della torta Cappuccina vengono usati gli stessi ingredienti ma le verdure vengono mischiate direttamente insieme alla uova, mentre nella Pasqualina vengono tenute separate.

Un altro esempio è fornito dalla ricetta di Ventimiglia: in questa località vengono usate erbe selvatiche come il songino invece delle bietole. Alcuni addirittura usano carciofi e piselli se la torta salata viene preparata in un altro periodo dell’anno che non sia quello di Pasqua.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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