Le tartarughe verdi non sono più a rischio estinzione
Per fortuna dalla natura arrivano anche buone notizie e a ricordarcelo ci pensano in questo periodo le tartarughe verdi. Questi rettili erano in declino fino a pochi anni fa ma ora appaiono in aumento. Il merito è degli sforzi coordinati di comunità internazionale, istituti scientifici e organizzazioni ambientaliste. La strada è ancora lunga ma il traguardo fa da monito per la conservazione delle altre specie.

Tartarughe verdi: una grande vittoria
L’ultimo report della International Union for Conservation of Nature ha certificato che le tartarughe verdi non sono più vicine all’estinzione. Ora gli esemplari di Chelonia mydas sono in aumento e la specie è stata riclassificata come “a rischio minimo”, uscendo di fatto dalla Lista Rossa degli animali in pericolo.
Questo dato rappresenta una grande vittoria perché arriva dopo anni di sforzi per salvare i rettili da una situazione disperata. Nella seconda metà del 20° secolo la popolazione delle tartarughe verdi ha subito un declino del 48-67% nelle varie parti del mondo. Ora si certifica però una crescita del numero di esemplari del 28% rispetto agli anni ’70 quindi il margine di sicurezza per la specie si è spostato.
Tartarughe verdi e conservazione
Riportare indietro le tartarughe verdi dall’orlo dell’estinzione ha richiesto la messa a punto di strategie complesse. Tali animali sono diffusi nelle acque tropicali e temperate di oltre 140 Paesi e nidificano in almeno 108 di questi. Per favorire la sopravvivenza dei rettili gli interventi si sono concentrati su protezione dei nidi, tutela delle femmine, difesa delle uova e salvaguardia degli habitat.
Imposizione di limiti nell’ambito della pesca, nonché messa a punto di piani di contenimento per le catture accidentali e di sforzi per la riduzione dei livelli di inquinamento sono apparsi parte integrante dei progetti. Tali fattori hanno infatti rappresentato insieme al cambiamento climatico le principali minacce per questi iconici animali marini. Molte iniziative hanno puntato anche sul coinvolgimento delle popolazioni locali.
Tartarughe verdi e crisi della biodiversità
I dati sulle tartarughe verdi possono fare ben sperare ma quello di questo rettile appare purtroppo un caso più unico che raro nell’ambito della biodiversità. Delle 172.620 specie di animali, piante e funghi analizzate dalla IUCN, 48.646 risultano minacciate. A preoccupare è soprattutto la situazione degli uccelli. Il 61% delle specie mostra infatti un declino mentre nel 2016 le popolazioni in flessione erano il 44%.
Sei nuove specie sono state poi dichiarate del tutto estinte mentre non mancano gli animali iconici che si spostano nella categoria a livello di pericolo più elevato. Tra questi rientrano le foche artiche che soffrono a causa dello scioglimento del ghiaccio marino provocato dal riscaldamento globale.
Il nuovo status delle tartarughe verdi è stato accolto con favore dagli addetti ai lavori. Christine Madden responsabile della conservazione delle tartarughe per il WWF ha definito il raggiungimento del traguardo una grande vittoria e l’ha indicato come una prova che le inversioni di rotta sono possibili. Ha però poi specificato che continuare con gli sforzi di conservazione è fondamentale per non vanificare quanto fatto soprattutto dove le minacce persistono.






