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Inquinamento luminoso: cos'è e quali sono i pericoli

Inquinamento luminoso: cos'è e quali sono i pericoli

Fenomeno poco conosciuto, l'inquinamento luminoso ha effetti nocivi sugli ecosistemi e la salute umana.

L’inquinamento luminoso è una conseguenza dell’uso eccessivo, mal diretto e non correttamente schermato dell'illuminazione all’aperto. Tra i diversi tipi di inquinamento quello luminoso è tra i meno conosciuti e i meno considerati ma, in realtà, è un tipo di inquinamento onnipresente nelle realtà urbane. Secondo alcune ricerche almeno l’80% delle persone al mondo vivono in condizioni di inquinamento luminoso; cifra che sale addirittura al 99% per i cittadini europei. 

Inquinamento luminoso: cos'è e quali sono i pericoli
@envatoelements

Cosa si intende per inquinamento luminoso?

Secondo l’International Dark Skyes Association che si occupa di tutela e prevenzione, per inquinamento luminoso si intende l’alterazione dell’illuminazione esterna rispetto a quella che si verifica in modo naturale. Si tratta di una forma di inquinamento ambientale causata dalla presenza eccessiva di luce artificiale negli ambienti esterni che finisce per cancellare l’oscurità notturna naturale con serie ripercussioni sugli ecosistemi naturali, sulla fauna selvatica e possibili conseguenze per il benessere e la salute dell'uomo. 

Quali sono le cause dell’inquinamento luminoso?

Le cause dell’inquinamento luminoso sono di natura artificiale e dovute alla presenza di illuminazione notturna eccessiva e schermata in modo inadeguato. Parte del problema arriva dall’eccessiva urbanizzazione di alcune aree del pianeta che, con l’ampliarsi di città e infrastrutture, ha portato a un’espansione dell’illuminazione notturna artificiale spesso non regolamentata. Le fonti di inquinamento luminoso includono illuminazione esterna e interna di edifici, cartelloni pubblicità, uffici, fabbriche, illuminazione stradale e impianti sportivi.

L’inquinamento luminoso è massimo quando le fonti di luce artificiale indirizzano l’illuminazione nell’ambiente in modo inefficace ben oltre i confini dell’area da illuminare. Quando le luci non sono direzionate o non sono schermate, l’illuminazione viene dispersa nell’ambiente verso l’alto contribuendo a «inquinare» eccessivamente l’oscurità naturale. 

Quali sono le conseguenze per l’ambiente dell’inquinamento luminoso?

L’inquinamento luminoso ha importanti conseguenze sull’ambiente naturale, in particolare disturba gli ecosistemi naturali che hanno bisogno di oscurità. Molte specie di animali tra mammiferi, uccelli, anfibi e insetti sono notturne e la presenza eccessiva di illuminazione artificiale influenza direttamente il loro comportamento, compromettendo aspetti come la ricerca di cibo, la migrazione e la riproduzione.

La ricerca inoltre suggerisce come l’eccessiva luce artificiale notturna può influire negativamente sui ritmi di sonno-veglia dell’uomo, aumentando i rischi di disturbi del sonno e le problematiche di salute ad essi connesse come depressione, obesità e diabete. 

Cosa si può fare per ridurre l’inquinamento luminoso?

Fortunatamente, a differenza di molti altri tipi di inquinamento prodotti dall’uomo che perdurano nell’ambiente e sono difficili da eliminare, l'inquinamento luminoso non è permanente, per ridurlo basta… spegnere le luci. 

Sempre secondo la Dark Skyes Association esistono alcune semplici linee guida che ognuno di noi può seguire per limitare al minimo l’impatto della propria illuminazione artificiale e contribuire così a ridurre l’inquinamento luminoso.

  1. Usa la luce solo quando necessario: Utilizza la luce artificiale solo per uno scopo preciso e spegnila quando non più necessaria.  
  2. Direziona e scherma la luce: Punta la luce solo dove serve indirizzando il raggio luminoso schermato verso il basso per impedire che venga disperso inutilmente. 
  3. Abbassa la luminosità: scegli luci di una luminosità adeguata alle necessità senza esagerare coi lumen e optando invece per il minimo necessario. 
  4. Controlla la luce: Utilizza sensori di movimento, timer o dimmer per ridurre o regolare l'intensità della luce in base alle effettive esigenze.
  5. Scegli colori caldi: I colori caldi sono più naturali e meno invasivi, evita i colori come blu, viola o bianco puntando invece su giallo e arancio per ridurre l’impatto sulla fauna selvatica. 

denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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