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Resca, il dolce di Pasqua tipico di Como

Resca, il dolce di Pasqua tipico di Como

La resca è una pane dolce arricchito con uvetta e canditi tipico della città di Como e servito in occasione della domenica delle Palme

Quando si parla di dolci di Pasqua il primo pensiero va sempre alla colomba. Ci sono però molte ricette regionali meno note ma non per questo meno buone. Tra queste troviamo la resca, un dolce di Pasqua tipico della città di Como in Lombardia. Volendo descriverla, potremmo paragonarla a una pagnotta arricchita con uvetta e canditi. In realtà c’è molto altro dietro la preparazione di questo dolce, come la sua storia che affonda le radici ai primi dell’Ottocento. Andiamo quindi alla scoperta di questa ricetta.

Resca dolce
@envatoelements

Origini e storia del dolce Resca

Solitamente servita in occasione della Pasqua e difficile da reperire fuori dai confini di questa provincia, la resca, anche nota come resta, è un dolce tipico di Como. Affonda le sue radici nel lontano ‘800 e, come spesso avviene, nasce da un errore. A commetterlo fu un oste di nome Michele, proprietario di una piccola locanda. Egli era solito preparare, in occasione del suo onomastico, un dolce da servire ai suoi ospiti. Questo altro non era che una pagnotta arricchita con canditi e uvetta. All’impasto però venne aggiunta una dose eccessiva di lievito e iniziò a crescere senza sosta. Per evitare che fuoriuscisse dal contenitore, l’oste prese la prima cosa che gli capitò, un rametto di ulivo, e lo premette sull’impasto. Il rametto rimase nella pagnotta e la sua forma venne ulteriormente enfatizzata da dei tagli fatti con un coltello.

Una volta cotto il pane, l’oste esclamò Par la resca d’un pèss! ossia, sembra la lisca di un pesce. Da qui il nome del dolce che deriva dal termine latino arista, utilizzato per indicare sia la lisca del pesce che la spiga (o resta) di grano.

La ricetta

Dovrete armarvi di un po’ di pazienza se deciderete di preparare la resca di Como. L’impasto infatti richiede tre diverse lievitazioni. Inoltre, anche se non fondamentale per la riuscita, il rametto di ulivo è fortemente consigliato.

Simbolo della città affacciata sull’omonimo lago, la resca viene solitamente gustata in occasione della Domenica delle Palme, complice la forma che ricorda l’ulivo, simbolo di rinascita.

Ingredienti:

  • 300 g di farina Manitoba
  • 100 g di zucchero
  • 150 g di burro
  • 1 cucchiaino di miele
  • 3 uova
  • 90 g di uvetta
  • 90 g di canditi misti
  • 1 limone bio
  • 1 pizzico di sale
  • 1 rametto di ulivo
  • 1 bustina di lievito (o 25 g di quello fresco)

Come preparare il dolce

In una ciotola sciogliete il lievito in 30 ml di acqua quindi unite 75 g di farina presa dal totale. Impastate fino a ottenere un panetto liscio e mettetelo a lievitare per un’ora in una ciotola coperta da pellicola.

Trasferite poi il lievitino in una ciotola più grande e cominciate ad aggiungere gli altri ingredienti: farina, zucchero, burro fuso e miele, impastando con un cucchiaio di legno.

Incorporate le uova, una alla volta, e in ultimo la scorza grattugiata del limone e il sale. Finite di lavorare l’impasto sulla spianatoia dandogli la forma di una palla quindi fate lievitare nel forno spento con la luce accesa per un’ora.

A questo punto non resta che incorporare l’uvetta ammollata nell’acqua e ben strizzata e i canditi a cubetti. Formate una pagnotta allungata, infilzatela con il rametto di ulivo in modo da passare da parte a parte e, dopo un’altra ora di lievitazione, incidete la superficie in modo da ottenere il caratteristico disegno. Cuocete in forno caldo a 180°C per 40 minuti. Servitela dopo che si sarà raffreddata.

Anche se la preparazione della Resca richiede un po’ di tempo, il risultato è un pane dolce lievitato che vale la pena provare ed è perfetto se cercate un dolce pasquale diverso dal solito.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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