inNaturale
Home
>
Re Carlo conferma: foie gras vietato in tutti i palazzi reali inglesi

Re Carlo conferma: foie gras vietato in tutti i palazzi reali inglesi

In una lettera agli ambientalisti PETA, Re Carlo ha confermato la messa al bando del foie gras nei palazzi reali del Regno Unito

Il foie gras, prodotto dal fegato di anatre e oche, non viene più servito nei palazzi reali inglesi, lo ha confermato Re Carlo III in una lettera. Dopo la sua salita al potere il nuovo re d’Inghilterra ha esteso a tutte le residenze e palazzi della corte una messa al bando del contestato foie gras, un alimento prodotto con tecniche di alimentazione forzata degli uccelli considerate troppo crudeli. Quando ancora era solo Prince di Galles, Carlo aveva già vietato l’alimento nelle sue residenze private.

Re Carlo foie gras
Foto: Dan Marsh @Wikimedia

Re Carlo, ambientalismo e foie gras

Da Principe, Carlo III d’Inghilterra si era già speso in favore dell’ambiente e degli animali diventando voce autorevole al di là della Manica. Dal suo marchio di alimenti a produzione biologica, dall’istituzione di fondazioni ed enti di beneficienza fino al lancio della Terra Carta, un documento-manifesto dedicato alle aziende per incentivare un futuro sostenibile, Carlo pare aver fatto del tema ambientale un proprio punto fermo. Non sorprende quindi particolarmente la presa di posizione ufficiale di Carlo riguardo al fois gras, alimento particolarmente contestato dagli animalisti per il suo metodo di produzione eccessivamente crudele.

Perché è contestato il foie gras?

Per i critici dell’alimento, il foie gras è prodotto con metodi di una crudeltà intollerabile nei confronti degli animali. Secondo la PETA, l’associazione animalista che ha inoltrato la domanda ufficiale a Re Carlo III, per produrre il foie gras le anatre maschio vengono nutrite a forza due volte al giorno con un tubo in gola attraverso cui ricevono fino a oltre 1kg di granaglie. Per le oche il processo, noto come gavage, avviene tre volte al giorno con un’alimentazione forzata che arriva fino a 2kg. Il processo provoca un ingrossamento innaturale del fegato degli uccelli che arriva ad essere fino a 10 volte più grande del normale. Questo provoca una serie di problemi di salute per oche e anatre, dalla difficoltà anche solo a stare in piedi fino a tutta una serie di malattie tra infezioni, lesioni e stress e in genere condizioni di vita miserevoli. La mortalità degli uccelli utilizzati per la produzione del foie gras è fino a 20 volte superiore alla media, dice la PETA.

Niente foie gras nei palazzi reali inglesi

Già da principe, Carlo era stato a sostegno di standard di vita più elevati per gli animali e aveva messo al bando il foie gras nelle proprie residenze private. La posizione della Regina Elisabetta in materia era invece rimasta più vaga non avendo mai confermato ne smentito il consumo di foie gras durante il suo regno. In risposta alla domanda della PETA sulla situazione attuale del foie gras, Re Carlo ha confermato che l’alimento è vietato in tutti i palazzi della corte inglese che includerebbero le residenze di Balmoral e Sandringham, il Castello di Windsor, quello di Hillsborough e Buckingham Palace. Attualmente nel Regno Unito è vietata la produzione di foie gras ma non la sua importazione, in particolare dalla Francia. Un divieto all’import per il Regno Unito era nei piani ma è rimasto arenato in Parlamento.


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte