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Qual è la differenza tra costata e nodino?

Qual è la differenza tra costata e nodino?

I termini costata e nodino sono ormai comunemente utilizzati, ma capire qual è la differenza tra i due non risulta immediato

In macelleria sentir parlare di “costata” o di “nodino” è tutt’altro che raro, ma fermarsi a riflettere su quale sia la differenza tra i due non risulta immediato. In realtà i termini indicano prodotti diversi e fare confusione non dovrebbe risultare possibile. Guardare alle materie prime dissipa i dubbi e la maggior consapevolezza non può che riflettersi positivamente sulla cucina.

Differenza costata nodino
Foto: Valeria Boltneva @Pexels

Costata

Per capire quale sia la differenza tra costata e nodino, soffermarsi sul significato del primo termine risulta indispensabile. Con tale parola si indica un particolare taglio ottenuto dalla lombata. Questa è costituita da una massa di carne e muscoli che si trova sul dorso dell’animale, ed è quindi ricavata, nel caso del bovino, dal quarto posteriore. Le fette di carne con osso, prive di filetto, chiamate comunemente lombate, si ottengono, allora, dalla parte anteriore del lombo. Oggi la tendenza è quella di utilizzare il termine per riferirsi per lo più alla carne di manzo. L’osso in questo alimento risulta piatto e tanto grande da avvolgere tutta la fetta di carne.

Nodino

Per capire la differenza tra costata e nodino è necessario guardare al significato oggi comunemente attribuito al secondo termine. Oggi esso viene utilizzato soprattutto in riferimento al vitello, e quindi a un bovino di età inferiore a un anno. I nodini sono, come le costate, ricavati dalla lombata, ma per questi ultimi si utilizza la parte posteriore di tale porzione di carne. La fetta di carne viene ottenuta dalle vertebre e rigorosamente, anche qui, tagliata con l’osso. Questo risulta piatto e sottile e forma con quello superiore, a cui è collegato, una specie di T. I nodini di vitello sono un taglio estremamente pregiato. Sceglierli significa, infatti, gustare filetto e controfiletto.

Differenza tra costata e nodino

Una volta elencate le caratteristiche dei singoli tagli di carne capire qual è la differenza tra costata e nodino risulta semplice. I nodini risultano, per altro, più morbidi e succosi, mentre le costate, spesso più sottili, presentano una consistenza più fibrosa. Consumare ciascuno dei due prodotti significa, comunque, fare il pieno di proteine ed esaltare la materia prima al meglio appare importante.

In entrambi i casi la cottura alla griglia, o alla brace, risulta la più indicata, ma non mancano ricette alternative. I nodini si prestano, infatti, bene tanto alla cottura in forno, quanto a quella in padella, magari con burro e salvia. L’accompagnamento con salse cremose che mettano in risalto il sapore della carne è poi un’opzione da considerare per entrambi gli alimenti.

Che si decida di cimentarsi nella preparazione di nodino o costata conoscere la differenza tra le due resta fondamentale. Tradizione e linguaggio fanno, comunque, la loro parte, quindi trovarsi di fronte a qualche equivoco resta possibile. In alcune regioni, per esempio, i nodini vengono chiamati braciole, mentre a volte, nella quotidianità, si parla di bistecche per riferirsi alle costate. Alle papille gustative spetta l’ingrato compito di dirimere le contese.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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