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Qual è il latte più sostenibile?

Qual è il latte più sostenibile?

Sapete qual è il latte più sostenibile? Quello vaccino inquina di più di tante bevande vegetali, ma dare una risposta netta non è semplice.

Scoprire qual è il latte più sostenibile non è semplice, soprattutto perché sono diverse le variabili da tenere a mente. Per un lungo periodo di tempo la diatriba tra latte animale e latte vegetale (ora bevanda vegetale) si è trascinata sul tema del rispetto dell’ambiente, ma studi come «Reducing food’s environmental impacts through producers and consumers» hanno confermato il punto: le bevande vegetali inquinano meno, ma non sono affatto uguali tra di loro.

Il latte vaccino

Per valutare quale sia il latte più sostenibile è meglio partire da quello animale più famoso. Come abbiamo anticipato, il latte vaccino, quello più largamente consumato al mondo, è anche quello che ha il maggior impatto ambientale. I ricercatori J. Poore e T. Nemecek hanno scoperto che per produrre un bicchiere di latte si producono circa 3 volte i gas serra che si produrrebbe per portare in tavola la stessa quantità da fonti vegetali.

Il latte di mandorle

Tra le bevande vegetali più diffuse il latte di mandorle è il latte più sostenibile? In realtà no, visto che nei luoghi dove si producono più mandorle, come la Central Valley, in California, la popolazione di api è crollata. Inoltre le mandorle necessitano di molta più acqua rispetto alle altre piante da cui si possono ricavare bevande vegetali. Tutto questo sta pesando su alcune regioni dove si concentra la coltivazione di mandorli, potenzialmente minacciando l’ecosistema.

Il latte di riso

Un’altra alternativa ai prodotti animali, spesso considerato un latte più sostenibile rispetto ad altre alternative, è quello di riso. In realtà per produrre questa bevanda è necessario impiegare notevoli quantità di acqua e il già citato studio sottolinea come il latte di riso sia responsabile di una grande quantità di gas serra. In più c’è una particolare categoria di batteri che ama coesistere con le piante di riso, e produce metano un potente gas serra.

Il latte di nocciole

In questa lista, finora, il premio per il latte più sostenibile lo vince proprio il latte di nocciole: nonostante non sia molto diffuso come altre categorie, combina un buon profilo nutrizionale con l’attenzione alla sostenibilità. Emissioni contenuto, poco spreco di acqua e l’impollinazione viene fatta dal vento, non dagli insetti. Consumano anche una dose relativamente minore di acqua, soprattutto perché le piante di nocciole tendono a crescere in ambienti naturalmente umidi.

Latte di cocco

Se si deve trovare il latte più sostenibile non si può saltare il latte di cocco, un prodotto considerato buono, salutare e ancora quasi esotico. Il problema in questo caso è simile a quello che affligge una certa frazione dell’olio di palma: la palma da cocco cresce solo in certi ecosistemi, prevalentemente in paesi in via di sviluppo. Questo implica una più alta probabilità di deforestazione selvaggia, un fenomeno che ha un enorme impatto ambientale.

Latte di avena

Abbiamo un vincitore, il latte più sostenibile è il latte di avena, almeno secondo Liz Specht direttore associato di Scienza e Tecnologia al Good Food Institute, che ha sottolineato come questa bevanda faccia segnare parametri positivi in ogni ambito della sostenibilità. Negli ultimi anni il latte di avena ha visto aumentare in maniera esponenziale la sua fetta del mercato delle alternative al latte vaccino, ma anche prodotto in maniera massiccia, secondo gli esperti non diventerebbe un pericolo per l’ambiente.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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