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Pizza con farina di grillo, cosa cambia e dove si può provare in Italia

Pizza con farina di grillo, cosa cambia e dove si può provare in Italia

Nel nostro Paese sono iniziati i primi esperimenti, vediamo chi ha già provato a preparare la pizza con farina di grillo

Dopo il burger, la pizza. In questi giorni ha fatto discutere il video pubblicato da Facebook "Food Napoli" in cui il celebre pizzaiolo Gino Sorbillo fa assaggiare ai clienti una pizza realizzata con la farina di grillo.

Il contenuto ha scatenato l’indignazione di molti – pizzaiolo incluso – per un prodotto costoso (la farina che usa Sorbillo costa 35 euro al chilo) e a detta di molti assaggiatori non proprio soddisfacente. A questo punto, mentre continua la polemica web su un consumo appena autorizzato dall’Ue, ci si chiede: c’è qualcuno che in Italia sta già facendo la pizza così?

Pizza con farina di grillo, cosa cambia e dove si può provare in Italia
Foto: igorovsyannykov @pixabay

Chi fa la pizza con farina di grillo in Italia

Difficile mappare ciò che propongono tutte le pizzerie d’Italia che secondo gli ultimi dati raccolti sono più di 120 mila. È facile, però, immaginare che tra loro a qualche sperimentatore di farina di grillo ci sia. E infatti uno di questi si trova a Bologna.

Qui la pizzeria Almiro ha dichiarato a vari media bolognesi la volontà di inserire nella proposta un prodotto simile, poi ha indetto un open day fissato per metà marzo per proporre la pizza con farina di grillo ai clienti. Intanto, prima ancora dell’assaggio, qualche hater ha già preso di mira i due soci Giuseppe Rosa e Claudio Voci.

Un impasto senza glutine

A spiegare come sarà la nuova pizza un post su Facebook della pizzeria. “Nel menù le pizze contenenti farina di grillo saranno due: una margherita e una gourmet, farcita con fior di latte, cime di rapa e salsiccia – si legge – L’impasto di queste due pizze sarà per l’80-85% con farina senza glutine, adatta ai celiaci, e per il 15-20% con farina di grillo. Stiamo facendo tante prove per creare una buona pizza dal sapore equilibrato”.

Nella seconda parte del post si nota invece il riverbero delle polemiche. E l’invito a chi non ha assaggiato la pizza a non lasciare recensioni negative. “Per gli interessati ad assaggiare il nuovo impasto: a metà marzo faremo un open day di presentazione con assaggi gratuiti per tutti, a cui SIETE TUTTI INVITATI – continua il post.

A chi invece non interessa provare il nuovo impasto, in particolare coloro che non sono mai stati ospiti della pizzeria, chiediamo gentilmente di non lasciarci recensioni negative sulle varie piattaforme, solo perché non siete d’accordo con la nostra scelta. Le recensioni negative sono utilissime a noi per sapere cosa sbagliamo e come possiamo fare meglio, ma devono avere attendibilità e non essere frutto di posizioni ideologiche”.


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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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