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Patatine fritte: lo snack influisce anche sulla nostra ansia

Patatine fritte: lo snack influisce anche sulla nostra ansia

Le patatine fritte possono causare ansia e depressione: ecco il risultato di uno studio durato 11 anni su oltre 100 mila persone.

Le patatine fritte sono uno degli snack più popolari al mondo. Tuttavia, negli ultimi anni, è emersa un'attenzione crescente verso il legame potenziale tra il consumo eccessivo di questo piatto e l'insorgenza di disturbi legati ad ansia e depressione. Questa preoccupazione è strettamente legata alla presenza di un composto chimico chiamato acrilammide, che si forma durante la cottura ad alta temperatura di alimenti amidacei, come le patatine.

Patatine fritte: lo snack influisce anche sulla nostra ansia
@envatoelements

Cos'è l'acrilammide

L'acrilammide è un composto chimico che si forma attraverso una reazione chimica tra gli zuccheri e l'asparagina, un amminoacido presente in molti alimenti ricchi di amido, quando vengono sottoposti a temperature elevate in presenza di bassa umidità. Questo processo di formazione dell'acrilammide avviene principalmente quando gli alimenti vengono fritti, cotti al forno, arrostiti o cotti ad alte temperature. I cibi più ricchi di amido sono quelli in cui è più probabile che si inneschi tale reazione. È il caso di patatine, patate fritte, cereali e caffè.

Patatine fritte e ansia: il legame

Uno studio condotto nel Regno Unito su 140.000 pesone e durato oltre 11 anni ha suggerito un possibile collegamento tra l'acrilammide e stati ansiosi e/o depressivi. L'acrilammide infatti può avere effetti negativi sulla salute umana, non solo in quanto possibile agente cancerogeno, ma anche neurotossico

Un possibile meccanismo attraverso il quale l'acrilammide potrebbe influenzare l'ansia è tramite il suo impatto sul sistema nervoso. Questa sostanza infatti potrebbe alterare l'equilibrio chimico nel cervello, influenzando i neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell'umore e quindi generando stati ansiosi o depressivi. 

Sebbene le prove dell'effetto diretto dell'acrilammide sull'ansia siano ancora poche, è comunque prudente cercare di ridurre l'esposizione a questa sostanza chimica. Per farlo occorre limitare il consumo di cibi ricchi di acrilammide e optare per metodi di cottura più sani come la cottura al vapore e la bollitura. Inoltre, diversificare la dieta con una vasta gamma di alimenti può aiutare a minimizzare l'esposizione a singoli composti chimici.

In conclusione, sebbene sia emersa una preoccupazione riguardo al legame tra il consumo di patatine fritte, l'acrilammide e l'ansia, le prove scientifiche sono ancora poche. È importante adottare un approccio equilibrato alla dieta, cercando di ridurre l'esposizione agli alimenti ad alto contenuto di questo composto chimico. Tuttavia, per ottenere una comprensione più completa del possibile impatto dell'acrilammide su ansia e depressione, ulteriori ricerche saranno necessarie. 

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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