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L’origine della minestra maritata

L’origine della minestra maritata

Già gli antichi Romani mangiavano una versione antica della minestra maritata con verdure e carne di maiale.

Unire ingredienti diversi tra loro per creare un piatto dal sapore prelibato è un’arte. Ritroviamo questa capacità anche nella minestra maritata. Si tratta di una ricetta tipicamente partenopea apprezzata durante il periodo invernale. L’origine di questa zuppa fatta di verdure e carne di maiale sembra risalire agli antichi Romani.

L’origine della minestra maritata
@envatoelements

La minestra maritata: l’inizio

La minestra maritata è un piatto tipico della cucina partenopea i cui ingredienti sono principalmente verdure e carne di maiale. La minestra maritata è un piatto che anticamente veniva consumato dalle persone meno ricche, come suggeriscono gli ingredienti semplici. Tuttavia, ha fatto breccia nel cuore di molti e la ricetta è stata tramandata fino ai giorni nostri.

Si pensa che l’origine della minestra maritata possa essere ricondotta agli antichi Romani. Infatti, a partire dal I secolo a.C. ci sono delle testimonianze scritte di una ricetta molto simile alla minestra maritata. Ne parlò il cuoco e gastronomo Marco Gavio Apicio nell’opera De Re Coquinaria. L’antica versione della minestra maritata prevedeva già l’utilizzo di verdure e carne di maiale.

La minestra maritata: l’influenza degli spagnoli

Anche se la minestra maritata ha origini antiche, legate agli antichi Romani, il piatto ha messo radici nella tradizione culinaria napoletana diversi secoli dopo. Infatti, una versione della minestra maritata è giunta a Napoli con la dominazione spagnola sotto la corona degli Aragonesi, tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV secolo.

Si ipotizza che la minestra maritata sia stata influenzata da un altro piatto spagnolo. Quest’ultimo era chiamato “olla podrida” (“vaso marcio”). La minestra spagnola era così chiamata perché all’interno della pentola venivano messi a cuocere alcuni avanzi di cibo, tra cui carne, legumi e verdure. La versione medievale era più simile ad un bollito.

Gli ingredienti della minestra maritata

A volte bastano degli ingredienti semplici per cucinare un piatto prelibato. Il nome stesso della minestra maritata evidenzia come il sapore degli ingredienti utilizzati nella preparazione del piatto si accostino tra loro alla perfezione. Infatti, “maritata” è un richiamo al matrimonio e fa intendere che le verdure e la carne utilizzati si “sposino” tra loro dando vita ad un buon sapore.

Nonostante esistano diverse varianti della ricetta della minestra maritata, ci sono degli ingredienti che vengono utilizzati maggiormente. Tra quelli più comuni troviamo la cicoria, le scarole lisce e ricce, la verza, la bietola, la borragine, gli spinaci, broccoli, torzelle (una varietà di cavolo) e carote. La carne utilizzata doveva essere molto grassa e dal taglio poco pregiato.

La continua evoluzione della minestra maritata

La versione più popolare della minestra maritata ha un gusto molto saporito. Questa sua caratteristica è data dalla tipologia di carne utilizzata nella preparazione della minestra. Oggigiorno, non sempre alcuni tagli di carne vengono apprezzati da tutti. Per questo motivo, alcuni cuochi hanno ideato una versione della minestra maritata con carne di comune uso, come quella di pollo.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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