La novità dell’agricoltura biologica di cui sentiremo sempre più parlare è lo spray elettrostatico, una trovata semplice ma geniale che permetterà di spargere fertilizzanti, pesticidi o erbicidi contenendo al minimo gli sprechi. La tecnologia dietro questa nuova tecnica è tanto semplice quanto efficace, almeno è questo che si evince dalle prime sperimentazioni, e potrebbe essere la chiave di una maggior sostenibilità in agricoltura.
Come funziona lo spray elettrostatico nell’agricoltura biologica
Parlando di questa novità dell’agricoltura biologica, la prima differenza tra lo spray elettrostatico e le normali pratiche di spargimento dei prodotti nei campi sta nella dimensione delle gocce: può sembrare un’inezia ma parte dei vantaggi di questo sistema sono proprio legati alle dimensioni molto ridotte delle goccioline, che diventano simili ad una fitta nebbia.
LEGGI ANCHE: Il futuro del biologico saranno gli OGM
L’altro passaggio importante di questa novità dell’agricoltura biologica sta proprio nell’elettrostatica: le piccole particelle di liquido dello spray elettrostatico vengono caricate con una carica positiva appena prima di essere rilasciate dai diversi ugelli. Questo fa sì che i diversi fertilizzanti, pesticidi o erbicidi si attacchino direttamente alle piante, che hanno una carica negativa perché a contatto con il terreno, su entrambi i lati delle foglie.
La sostenibilità dello spray elettrostatico
Il vantaggio di questa novità dell’agricoltura biologica è innanzitutto legato alla sostenibilità: lo spray elettrostatico è molto più efficiente per distribuire alcuni prodotti, diminuisce gli sprechi e le contaminazioni ambientali e fa risparmiare gli agricoltori. L’unica pecca, almeno attualmente, è che il sistema non è adatto ad ogni singolo fertilizzante, pesticida o erbicida in circolazione. Diversi prodotti a base di zolfo, per esempio, richiedono una forte diluizione per poter essere distribuiti efficacemente.
LEGGI ANCHE: