inNaturale
Home
>
Food
>
Micro-ortaggi: quanto sono nutrienti?

Micro-ortaggi: quanto sono nutrienti?

Considerati spesso come “superfood” i micro-ortaggi sono oggi un ingrediente comune ma i loro nutrienti variano in base alle condizioni in cui vengono cresciuti.

Nati inizialmente come alimento “gourmet” per i ristoranti di alto livello, oggi i micro-ortaggi si stanno diffondendo come una fonte di verdure semplice e nutriente da far crescere sul proprio davanzale di casa. Le varietà più comunemente coltivate di queste piccole piante provengono dalla famiglia brassica, che comprende in particolar modo senape, broccoli, cavolo riccio e cavolo cappuccio. Secondo i ricercatori dell’American Chemical Society tuttavia la quantità di nutrienti contenuta nei micro-ortaggi può variare a seconda delle condizioni in cui vengono coltivati.

micro ortaggi nutrienti
Foto: VisionPics @Pixabay

Il contenuto di nutrienti nei micro-ortaggi

Le versioni mature di queste piante sono note per contenere buone quantità di vitamine, minerali e altri nutrienti utili per l’organismo. Nonostante l’aumento della loro diffusione, si sa ancora poco invece sul contenuto di nutrienti nelle versioni "giovani" di queste piante, per l'appunto, i micro-ortaggi. Per verificare quantità e differenze di nutrienti nella famiglia brassica, i ricercatori hanno voluto confrontare i dati di micro-ortaggi coltivati ​​sul davanzale di una finestra con luce naturale con quelli cresciuti in un ambiente di crescita artificiale; come tipicamente vengono cresciute le piante che si trovano a disposizione in commercio.

Quali differenze di nutrienti ci sono?

Per verificare la differenza i ricercatori americani hanno lasciato crescere broccoli e cavolo riccio su un davanzale di una finestra con esposizione a luce naturale per 12 ore al giorno. Un diverso gruppo di micro-ortaggi invece è stato fatto crescere in un ambiente chiuso con temperatura e umidità controllata e luce artificiale. Dopo 10 giorni i micro-ortaggi sono stati raccolti e analizzati con un sistema di spettrometria di massa per individuarne la composizione.

Sebbene le quantità di nutrienti sono risultate simili, sono emerse comunque delle differenze sostanziali. Le piante coltivate in ambiente naturale presentavano infatti una maggiore quantità di flavanoli che contribuivano a dare ai micro-ortaggi cresciuti al sole un colore più scuro e un gusto più amaro. Le piante coltivate in ambiente artificiale invece contenevano più alti livelli di glucosinolati: composti associati a proprietà antiossidanti e antitumorali.

Quanto cambia davvero?

I micro-ortaggi sono risultati ricchi di nutrienti come polifenoli e glucosinolati indipendentemente dal metodo di coltivazione. Nel complesso, spiegano i ricercatori, l'ambiente in cui i micro-ortaggi di cavolo riccio e broccoli vengono fatti crescere influisce sull'abbondanza dei singoli fitonutrienti e questo andrebbe a modificare sia il loro sapore che e i potenziali benefici per la salute.


denis venturi
Denis Venturi
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Scopri di più
Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte