Gyros vs kebab, qual è la differenza?

Chi è stato in viaggio in Grecia o più semplicemente si è seduto per la prima volta al tavolo di in un ristorante greco potrebbe essersi posto una domanda: che differenza c’è tra il gyros e il classico kebab? All’apparenza, infatti, si tratta della stessa pietanza: una specie di panino-piadina arrotolata farcita con carne saporita (ricavata da un rotolo grigliato su spiedo verticale rotante), alcune varietà di verdura (pomodori, insalata e cipolla) e patatine fritte, ideale anche da consumare come street food. In realtà, però, tra i due piatti vi sono alcune differenze, non solo nelle origini, ma anche in alcuni degli ingredienti usati per la preparazione.

Gyros vs kebab, qual è la differenza: le origini

Come abbiamo già anticipato, il gyros fa parte della tradizione gastronomica della Grecia. Tuttavia, non è altro che una delle numerose evoluzioni del kebab. La parola "kebab" deriva dal persiano e significa “carne arrostita”. Secondo la tradizione araba, la pietanza è nata nel Medioevo tra i soldati persiani, i quali usavano le loro spade per grigliare la carne sul fuoco in campo aperto, in assenza di altri mezzi e combustibili per la cottura, specie di cibi di dimensioni importanti.

Nel tempo, il kebab si è diffuso dall’area d’influenza ottomana al Mediterraneo, dal Nord Africa ai Balcani fino al mondo occidentale, complici le migrazioni. All’esportazione del piatto, è seguita quindi la nascita di moltissime sue declinazioni, con l’inclusione di ingredienti differenti. Tra queste, appunto, il gyros greco.

La carne

La principale differenza nell’elenco degli ingredienti usati è quella che riguarda la carne. Il kebab classico, che ormai troviamo ovunque anche in Italia, è preparato grigliando sullo spiedo verticale carne di agnello, di manzo o di pollo. Mano a mano che lo strato superficiale si arrostisce, la carne viene tagliata a straccetti con un coltello elettrico e poi infilata nel panino.

Oltre al pollo, per la preparazione del gyros in Grecia si griglia anche il maiale, carne il cui consumo è invece rigorosamente vietato dalla regione islamica seguita nei Paesi arabi. Nei menù dei ristoranti del Paese, dove la maggior parte delle persone è greco-ortodossa, quasi ovunque vengono offerte ai clienti le due alternative.

Il pane e le salse

Altre differenze consistenti tra gyros e kebab non ci sono. Leggendo gli elenchi degli ingredienti dei due piatti, si potrebbe pensare che cambi il pane utilizzato: pita nel primo caso, pane arabo nel secondo. In realtà si parla della stessa cosa, in quanto nella cucina greca con il termine pita ci si riferisce al pane piatto lievitato, rotondo e a base di farina di grano tradizionalmente consumato nel Paese, così come nel mondo arabo.

Per quanto riguarda le salse, nel gyros greco viene aggiunto lo tzatziki, la tradizionale salsa ellenica a base di yogurt e cetrioli. Nel kebab preparati nei Paesi arabi, le alternative sono molte. Le più tradizionali sono la harissa piccante e l'hummus a base di ceci e tahini. Con la diffusione dello street food in Occidente, i gestori dei ristoranti si sono adattati ai gusti dei nuovi consumatori, offrendo la possibilità di aggiungere al kebab salse più conosciute alle nostre latitudini come ketchup, maionese e salsa barbecue.