Giornata Internazionale del Sushi, c'è chi cambia nome per mangiarlo gratis
Tenero, gustoso, inconfondibile. Gli amanti del sushi questo 18 giugno possono festeggiare la Giornata Internazionale del Sushi, un giorno intero dedicato a celebrare a livello mondiale questo piatto tipico giapponese diventato fenomeno culinario globale negli ultimi 30 anni. Eppure c’è chi per amore del sushi è disposto a spingersi decisamente oltre i limiti della razionalità. È il singolare caso di Taiwan dove decine di persone sono rimaste “bloccate” col nome “Salmone” dopo una campagna di marketing particolarmente efficace.
Perché non cambiare nome in “Salmone” per la Giornata Internazionale del Sushi?
Lo scorso marzo, la catena di ristoranti giapponesi Sushiro lanciò una singolare promozione per i suoi clienti di Taiwan: sushi gratis all-you-can-eat per tutto il tavolo in caso qualcuno dei clienti avesse all’interno del proprio nome il carattere cinese per la parola “salmone”. Insomma: hai “salmone” nel nome e l’intera famiglia mangia sushi gratis a volontà. Quello che forse i promotori dell’iniziativa non avevano preventivato è la dedizione degli abitanti di Taiwan nei confronti della prelibatezza nipponica.
Scrutando l’opportunità di sbafare a gratis quantità industriali di sushi, centinaia di persone, 331 per l’esattezza, in tutta l’isola hanno fatto richiesta di cambio legale del proprio nome in modo da farsi chiamare… Salmone. La notizia fece all’epoca il giro del mondo in quello che venne soprannominato il “caos del salmone”.
Bloccati con “salmone” per colpa del sushi.
Ebbene, un anno dopo il “caos del salmone” porta ancora gli strascichi di una settimana di follie. Decine delle persone convinte della validità logica di cambiare legalmente il proprio nome natale per un paio di giorni di bagordi gratis al ristorante, sono rimaste bloccate col nome “Salmone”. Una legge taiwanese impedisce infatti ai cittadini di cambiare il proprio nome natale per più di 3 volte, obbligando decine di persone a continuare il resto della loro vita con nomi come Sogno Salmone o Salmone Danzante.
La situazione paradossale è arrivata infine al parlamento di Taiwan che sta lavorando su una proposta di cambiamento della legge in modo da consentire ai cittadini disposti a tutto per il sushi la possibilità di ravvedersi. Il dibattito corre feroce anche sui social media taiwanesi dove invece sono in molti convinti che i “Salmoni” dovrebbero rimanere tali per imparare al meglio una lezione di vita. Insomma, l’amore per la prelibatezza giapponese può essere profondo, ma per la Giornata Internazionale del Sushi forse sarebbe meglio non correre rischi e limitarsi ad aprire il portafoglio invece che cambiare nome. In fondo, spesso, è un piatto che vale la spesa.
