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Funghi velenosi: 10 consigli degli esperti per evitare intossicazioni

Funghi velenosi: 10 consigli degli esperti per evitare intossicazioni

Gli esperti del centro antiveleni dell’Ospedale Bambino Gesù hanno raccolto 10 consigli per evitare intossicazioni da funghi velenosi.

Con la fine dell’estate arriva il periodo dei funghi, ma nonostante vi siano anche alcune app che possono aiutare, raccoglierli senza adeguata esperienza e preparazione può essere pericoloso. Per questo motivo gli esperti del centro antiveleni dell’Ospedale Bambino Gesù hanno voluto mettere a punto un decalogo per evitare intossicazioni da funghi velenosi. Ecco i loro 10 consigli per evitare brutte sorprese.

Il decalogo degli esperti per evitare intossicazioni da funghi

Quando si tratta di funghi bisogna stare attenti: non devono mai essere raccolti né tanto meno consumati senza un controllo di commestibilità da parte dell’Ispettorato Micologico della ASL. Non è strettamente necessario che siano velenosi per essere pericolosi. In ogni caso ecco i 10 consigli da tenere bene in mente, con alcune considerazioni espresse anche dal Ministero della salute.

1. I funghi non vanno mai raccolti senza il tesserino autorizzativo. Ogni Comune e Regione ha una particolare organizzazione in merito ma in linea generale ha lo scopo di dare un minimo di informazioni a chi lo vuole ottenere, nel contempo proteggendo l’ambiente.

2. Ogni fungo che verrà raccolto dovrà essere in ogni caso sottoposto ad un controllo da parte dell’Ispettorato Micologico della Asl, qualsiasi sia il grado di preparazione di chi li raccoglie. Anche in questo caso, come per il tesserino, bisogna rivolgersi al proprio comune o regione per sapere esattamente dove recarsi.

3. Bisognerebbe sempre evitare contenitori di plastica come i banali sacchetti, prediligendo cestini areati. Questo permette ai funghi raccolti di continuare a «respirare» una volta raccolti e disperdere le loro spore nel sottobosco.

4. Evitare di raccogliere i funghi vicino alle strade o a possibili zone inquinate come industrie o isole ecologiche. Bisognerebbe evitare la raccolta anche vicino ai campi agricoli, visto che alcune sostanze utilizzate per la coltivazione possono accumularsi in questi organismi in livelli rischiosi.

5. Un mito da sfatare: alcuni sostengono che i funghi che crescono sugli alberi non siano tossici. Questo è falso, visto che funghi come il Omphalotus olearius - o fungo dell’ulivo, può tranquillamente crescere su ulivi o altri latifoglie.

6. In ogni caso non bisogna mai consumare funghi in quantità esagerate. Per quanto possa essere sicuro esagerare non è mai una buona idea, come sottolinea anche il Ministero della salute in un documento simile.

7. I funghi si dovrebbero cuocere sempre senza coperchio. Questo perché alcune micotossine possono rimanere nel vapore e nell’acqua, non essendo tutte termolabili. Per lo stesso motivo è sempre meglio liberarsi dell’acqua di cottura.

8. Un modo spesso utilizzato per conservare i funghi è metterli sott’olio. Così però rischia di incorrere nel botulino, la cui tossina è molto pericolosa. Seguire le basilari norme igieniche in cucina, l’aggiunta di aceto, sale e una bollitura di almeno 10 minuti una volta chiuso il barattolo possono diminuire i rischi, ma è sempre meglio fare queste preparazioni con cautela.

9. Non somministrare mai i funghi a bambini in età pre scolare: in tenera età infatti l’immunità digestiva dei bambini non è ancora sviluppata, e può essere pericoloso loro mangiarli.

10. Per lo stesso motivo del punto precedente anche le donne in gravidanza dovrebbero evitare di consumare funghi.

Gli esperti del Bambino Gesù hanno sottolineato che la maggior parte delle intossicazioni da funghi non sono dovute alla velenosità, ma a una loro cattiva preparazione o conservazione. Un motivo in più per stare attenti.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


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