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Dove è nato il panettone gastronomico?

Dove è nato il panettone gastronomico?

Il panettone gastronomico nasce da una tradizione diffusa più che da un luogo preciso e oggi si è allontanato non poco dalle proprie origini.

Il panettone gastronomico è uno dei protagonisti della tavola delle feste ma ricostruire la storia di questa delizia non è semplice. L’indiscusso antenato a cui guardare con ammirazione è il panetun milanese nato nel Medioevo ma le origini della versione salata della pietanza sono ben più recenti. In pochi anni la leccornia è però andata incontro a cambiamenti importanti e a guadagnarne è sempre il gusto.

Dove è nato il panettone gastronomico
@envatoelements

Panettone gastronomico: origine 

Il panettone gastronomico non ha un’origine ben definita. La pietanza ha cominciato a essere popolare negli anni 80, durante la ripresa economica del secondo dopoguerra. In quel periodo forni e laboratori di pasticceria cercavano di sperimentare il più possibile. Il panettone gastronomico è dunque diventato un’alternativa ai classici prodotti proposti per le feste e ha poi esteso il proprio raggio di influenza anche ad altri periodi dell’anno. 

Varie ipotesi considerano questo originale lievitato come un derivato dei tramezzini, nato per rendere più scenografici questi classici sempreverdi. La versione originale del prodotto non condivide però le caratteristiche dei tramezzini. Per prepararlo si usa infatti una base definita pan canasta, ovvero una sorta di pan bricohe dal gusto neutro.

Panettone gastronomico: la ricetta originale 

Il panettone gastronomico è un lievitato dalle caratteristiche peculiari che condivide con il dolce antenato la forma caratteristica. A fare da base del prodotto troviamo il pan brioche dal gusto neutro, che va poi farcito con ingredienti a scelta. Per prepararlo si utilizza un impasto realizzato con farina forte, burro, un pizzico di zucchero, lievito, latte, sale e uova. La preparazione risulta piuttosto lunga e impegnativa. 

È necessario infatti lavorare il composto iniziale fino a ottenere una maglia glutinica elastica e attendere che la lievitazione porti l’impasto a raddoppiare in volume. La cottura richiede circa 40-45 minuti. Oggi esistono in commercio basi per il panettone gastronomico già pronte, che possono essere acquistate e farcite in autonomia. Molti utilizzano poi il pane in cassetta al posto del pan canasta.

Panettone gastronomico: la farcitura 

A rendere il panettone gastronomico il prodotto amato che conosciamo oggi è soprattutto la ricca farcitura che lo contraddistingue. Per questa si possono usare ingredienti classici, come salumi, salmone affumicato, gamberetti, tonno, formaggi morbidi di vario genere, insalata capricciosa, insalata russa e simili, combinate con salse più o meno tradizionali. 

Non mancano poi le alternative light, che contemplano per esempio l’impiego di caprino, cetriolini, yogurt o petto di tacchino, o quelle vegetariane. Oggi appaiono sempre più popolari le versioni del panettone gastronomico gourmet, che puntano invece su accostamenti audaci e ingredienti più sofisticati, fra cui rientrano il patè di foie gras, salse tartufate e confetture varie. Risulta per altro ormai possibile acquistare anche panettoni gastronomici già del tutto pronti da servire.

Per preparare il panettone gastronomico è utile fare attenzione ad alcuni accorgimenti. Il lievitato va tagliato solo una volta che si è raffreddato. Gli strati devono essere poi farciti in modo alternato, così da evitare problemi di stabilità e di presa in fase di assaggio. La pietanza va conservata in frigo, per un massimo di 24-36 ore ed è consigliabile lasciarla a temperatura ambiente per 15 minuti prima del consumo.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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