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Cucinare con la neve è molto più interessante di quanto possiate immaginare

Cucinare con la neve è molto più interessante di quanto possiate immaginare

Ammettetelo, non avevate mai pensato a cucinare con la neve. E se lo avete fatto probabilmente avete immaginato il gelato. C’è molto da scoprire su questo argomento!

Cucinare con la neve non certo l’idea più scontata che possa venire durante l’inverno, eppure questo spontaneo ingrediente, se puro e non macchiato dall’inquinamento cittadino, può essere molto interessante. Senza contare la piacevolezza di poter raccogliere qualcosa di spontaneo come la neve direttamente dal giardino e lavorarla in cucina. Dopo la le cucine fatte direttamente con la neve, di cui vi abbiamo parlato in un altro articolo, abbiamo scoperto che in Canada questo ingrediente è davvero molto apprezzato.

La norma 50 anni fa

Chi meglio dei canadesi può conoscere i segreti del cucinare con la neve? Fino agli anni Sessanta prendere un po’ di neve in giardino la mattina appena svegli era praticamente la norma nelle regioni particolarmente rigide. L’assenza di acqua corrente o il ghiaccio nelle tubature rendevano il gesto una semplice abitudine, anche per prepararsi del semplice caffè.

Un esempio è un dolce tipico appunto canadese, composto con farina di mais impastata con la neve appunto e cotto per 15 minuti in uno stampo per muffin. Il topping è composto invece da burro e sciroppo d’acero, il dolcificante simbolo di questo paese di cui vi abbiamo già raccontato in un altro articolo. Il risultato è molto particolare: l’aggiunta delle nave all’impasto dona una consistenza molto particolare al dolce, che risulta anche molto divertente da fare con i più piccoli.

Anche le caramelle mou con neve e acero sono molto famose, una ricetta vecchia di 200 anni almeno e di una semplicità sconvolgente: basta versare dello sciroppo d’acero nella neve. Il trucco è scaldare alla giusta temperatura lo sciroppo prima di versarlo, altrimenti non si riuscirà ad ottenere la giusta consistenza. Un indicatore è la comparsa di piccole bollicine sulla superficie, a segnare che il composto è pronto per essere versato sulla neve. Basterà poi una stecca da lecca lecca o una semplice forchetta per gustare il risultato, magari accompagnato da cetrioli sott’aceto, un abbinamento tradizionale per stemperare la dolcezza dello sciroppo.

Infine i pancake si possono fare con la neve, ma in questo caso bisogna andare in Inghilterra per trovare la ricetta. L’aggiunta di questo ingrediente serve per alleggerirli. Il sapore è lo stesso degli originali ma la consistenza è più croccante. Ma al di là di tutto, è sicuro mangiare la neve? Gli esperti sono abbastanza tranquilla fresca, se avete qualche scrupolo però potete bollirla per dieci minuti (anche se a questo punto meglio usare direttamente l’acqua del rubinetto).


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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