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Cos’è e a che cosa serve il temperaggio del cioccolato

Cos’è e a che cosa serve il temperaggio del cioccolato

Sottoponendo il cioccolato a specifiche curve di temperatura si ottiene il temperaggio del cioccolato, ecco come funziona e a cosa serve

Il temperaggio del cioccolato, anche detto precristallizzazione, è una tecnica utilizzata in pasticceria e cioccolateria che permette a questo ingrediente di acquisire nuove proprietà. Temperare il cioccolato non significa semplicemente scioglierlo: occorre sottoporlo a un procedimento allo stesso tempo semplice e complesso affinché risulti poi lavorabile con semplicità. Con cioccolato temperato è poi possibile realizzare cioccolatini, uova di Pasqua oppure utilizzarlo come copertura.

Temporeggio cioccolato
@envatoelements

Come si tempera il cioccolato

Temperare il cioccolato non è un’operazione di per sé difficile ma richiede i giusti strumenti e un po’ di attenzione. Parlando di strumenti, è pressoché indispensabile un termometro da cucina che arrivi a 85°C. Serve poi una ciotola per il bagnomaria, un piano di lavoro in marmo e una spatola.

Il procedimento di temperaggio si divide in tre diverse fasi a cui corrispondono temperature ben precise. È importante sottolineare poi come queste temperature siano diverse in base al tipo di cioccolato utilizzato.

La prima fase consiste nel sciogliere il cioccolato a bagnomaria portandolo a una temperatura compresa tra i 50° e i 55°C. Tenete poi presente due aspetti: la temperatura dell’ambiente in cui lavorate deve essere compresa tra i 18° e i 22°C e l’acqua non deve mai entrare a contatto con il cioccolato.

Una volta sciolto il cioccolato, versatelo su un piano da lavoro in marmo e lavoratelo con una spatola (o con un coltello a lama lunga). In questa seconda fase dovrete raggiungere una temperatura di 28°-29°C.

A questo punto trasferitelo di nuovo nel contenitore per il bagnomaria per la terza e ultima fase e portatelo alla temperatura di rialzo di circa 31°-32°C.

Tutti questi passaggi, se eseguiti in modo corretto, vi permettono di ottenere un corretto temperaggio del cioccolato fondente. Per gli altri tipi di cioccolato le temperature variano, ecco un riassunto:

  • Cioccolato fondente: fusione tra 50° e i 55°C, spatolatura fino a 28°-29°C, successivo riscaldamento a 31°-32°C;
  • Cioccolato al latte: fusione tra 45° e i 50°C, spatolatura fino a 27°-28°C, successivo riscaldamento a 29°-30°C;
  • Cioccolato bianco: fusione tra 45° e i 50°C, spatolatura fino a 26°-27°C, successivo riscaldamento a 28°-29°C.

Un cioccolato temperato permette non solo di conservare l’aspetto liscio e lucido della materia prima, ma anche agevolarne la sformatura dagli stampi. Entrambe queste caratteristiche fanno del cioccolato temperato l’ingrediente principale di cioccolatini e uova di Pasqua che si possono quindi preparare anche in casa.

Come temperare il cioccolato a casa

La tecnica precedentemente illustrata non riserva grandi difficoltà. Esistono tuttavia delle scorciatoie che vi permettono di temperare il cioccolato a casa qualora non abbiate un termometro e/o un piano di lavoro in marmo.

Basterà seguire il temperaggio per inseminazione che in sostanza consiste nel sciogliere solo metà del cioccolato a bagnomaria e unire poi la restante. Anziché spatolarlo sul piano di marmo, potrete lavorarlo con delicatezza direttamente all’interno della ciotola, aiutandovi con una spatola. Questa tecnica chiaramente è molto meno precisa della precedente ma consente comunque di ottenere buoni risultati.

Armati dei giusti utensili, il temperaggio del cioccolato tra le mura di casa è un’operazione piuttosto semplice. Potrete così realizzare dei cioccolatini degni dei migliori mastri cioccolatai.


Beatrice Piselli
Scopri di più
Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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