Cos'è l'omento: la retina di maiale in cucina
Avete mai sentito parlare di retina di maiale o omento? Si tratta di una parte dell’animale poco conosciuta, una sorta di rete formata da grasso che ricopre una parte degli organi interni dell’animale. È considerata una parte del quinto quarto, quella parte del maiale poco pregiata, ma sapendola usare in cucina si possono fare grandi cose ai fornelli.
Cos'è l'omento
Come anticipato parlare di omento significa parlare, tecnicamente, di frattaglie, quelle parti dell’animale che normalmente vengono scartate. È una membrana sottile che prende il nome, «retina», dalla sua particolare struttura reticolata. Copre una parte degli organi interni, in particolare intestino e parte dello stomaco, ed è composta prevalentemente da grassi. Lo si può comprare normalmente in macelleria, anche se spesso è meglio chiedere al macellaio di metterne via una parte, visto che può capitare spesso che venga buttata.
Come usare la retina di maiale in cucina
Usare questo particolare taglio in cucina può sembrare strano a primo acchitto, ma le possibilità sono in realtà moltissime, soprattutto per la sua comodità di utilizzo. Se avete mai provato a bardare un arrosto con della pancetta o del lardo saprete che è difficile far rimanere intera la preparazione senza l’uso di spago o stecchini.
D’altra parte può capitare tranquillamente che la copertura si rovini in fase di cottura, o non sia abbastanza omogenea. La retina di maiale da questo punto di vista è la soluzione perfetta, avvolgendo con un sottile strato di grasso arrosti, polpette e polpettoni con facilità. Provare per credere.

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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