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Come si usa il Biodizionario

Cos’è e come si usa il Biodizionario, strumento per riconoscere la composizione dei prodotti cosmetici e alimentari.

Il Biodizionario è uno strumento di supporto al consumatore utile per leggere le etichette dei prodotti cosmetici. Dal 1997 in Europa le case produttrici sono obbligate a dichiarare la formulazione dei beni prodotti secondo uno standard detto INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients). Ma per molti consumatori queste spesso non risultano chiare e anzi, al contrario, scoraggiano l’informazione. Allo scopo, invece, è utile imparare come si usa il Biodizionario, un elenco delle sostanze più utilizzate, classificate e valutate secondo la sostenibilità ambientale della singola molecola.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Come si usa il BIODIZIONARIO
FOTO: Nati Melnychuk @Unsplash

Cos’è e a cosa serve il Biodizionario

Il Biodizionario è un vero e proprio catalogo, organizzato in ordine alfabetico dalla A alla Z, ove sono riportate e analizzate molte delle sostanze, naturali e non, più utilizzate nella formulazione di prodotti beauty. Ogni molecola è affiancata da relativo semaforo (verde, giallo o rosso) che definisce la bontà di una certa sostanza.

Il Biodizionario è il risultato di un immane lavoro. Sono state classificate quasi 5.000 sostanze delle 6200 conosciute. Ideato, realizzato e costantemente aggiornato dal chimico industriale Fabrizio Zago e il suo team, è nato allo scopo di fornire uno strumento utile e di facile consultazione al consumatore. È reperibile gratuitamente online e come si legge sul sito “da quasi 20 anni è lo standard più usato nel settore della EcoCosmesi e Detergenza”.

Come si usa il Biodizionario: imparare a leggere l’INCI

L’INCI è la nomenclatura standard utilizzata per classificare gli ingredienti in ambito cosmetico. È un’etichetta informativa che dovrebbe orientare consapevolmente il consumatore nelle sue scelte. Peccato che la sua lettura sia abbastanza difficile per i più.

Molti ingredienti (quelli di origine naturale) sono riportati con il loro nome botanico in latino. L’inglese è destinato alle molecole trasformate chimicamente, mentre i coloranti sono indicati con la sigla CI (color index) seguita da numero identificativo. Insomma, non proprio intuitivo.

Decisamente più intuitiva, invece, è la lettura del Biodizionario che, attraverso un sistema di semafori, classifica l’ingredienti in: benefico, innocuo, da verificare, dannoso, inaccettabile.

Semplicemente scrivendo il nome della sostanza che si vuol conoscere nello spazio di ricerca in alto nella pagina web otterrete le informazioni necessarie a capire la natura della molecola.

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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.