Aree verdi, in Europa perdite pari a 600 campi da calcio al giorno
In Europa le perdite di aree verdi allarmano più di quanto confortino gli esempi virtuosi. A certificarlo ci ha pensato il report “Green to Grey” che ha indagato su dati capillari e precisi. La cementificazione sta trasformando il paesaggio e il peggio è che spesso le nuove costruzioni risultano tutt’altro che essenziali. Le conseguenze potrebbero rivelarsi devastanti e gli esperti chiedono ora interventi.

Aree verdi in Europa: troppe perdite
A certificare che le perdite di aree verdi in Europa sono ancora troppe ci ha pensato una collaborazione tra Arena for Journalism in Europe, progetto a cui hanno partecipato 41 fra giornalisti e scienziati provenienti da 11 Paesi, Norwegian Broadcasting Corporation e Norwegian Institute for Nature Research. Il report ha rilevato che tra 2018 e 2023 nel Vecchio Continente abbiamo detto addio a 9.000 chilometri quadrati di aree verdi.
Si tratta di una superficie grande circa come Cipro. Ciò si traduce in perdite di 30 km2 a settimana e pari a 600 campi da calcio di paesaggio eliminati al giorno. La sorte peggiore è toccata alle aree naturali, che sono diminuite al ritmo di 900 km2 all’anno, ma anche i terreni agricoli hanno subito danni. 600 km2 di questi all’anno sono infatti diventati cemento nel periodo di studio.
Perché ci sono meno aree verdi in Europa?
Le aree verdi in Europa continuano a calare per diversi motivi. Da un lato la causa è da ricercare, come è intuibile, nel continuo aumento della popolazione. Tale situazione rende necessario creare nuovi spazi abitativi e costruire infrastrutture extra di collegamento. Non mancano però nemmeno le conversioni di aree verdi in cemento dovute all’edificazione di strutture di lusso, al fiorire di centri commerciali o all’aggiunta di hotel a 5 stelle.
In alcuni casi questi fabbricati sostituiscono aree che dovrebbero risultare protette in quanto ritenute di grande valore per la biodiversità locale. Esempi di casi simili sono stati rilevati, fra gli altri, in Portogallo, Turchia e Italia. I dati mostrano per altro che i terreni non edificati in Europa stanno scomparendo a una velocità 1.5 volte superiore a quella finora stimata.
Aree verdi in Europa: dove va peggio?
Lo studio evidenzia che le perdite di aree verdi in Europa sono drammatiche ovunque ma non omogenee. Guardando ai tipi di spazi soppiantati dal cemento si nota che nei Paesi scandinavi la sorte peggiore tocca alle foreste, mentre in Europa Meridionale a ingrigire sono i tratti di costa. I campi coltivati spariscono invece soprattutto in Germania e Danimarca.
A livello di superfici green eliminate a dominare la triste classifica è la Turchia con 1.880 km2 edificati all’anno. Polonia, Francia e Germania seguono a breve distanza. Facendo una stima proporzionale alla grandezza dello Stato però Belgio e Paesi Bassi hanno il bilancio più drammatico. La discriminante è qui rappresentata dalla densità di popolazione.
Lo studio ha permesso di misurare le perdite di aree verdi in Europa in un modo innovativo. Sono stati individuati anche i cambiamenti su piccola scala, finora rimasti nascosti. Jan-Erik Petersen, dell’European Environment Agency, ha specificato che se continuiamo di questo passo rischiamo di portare il sistema al collasso. Il report ha poi evidenziato che le leggi attualmente in vigore non sono efficaci e che quindi ne servono di migliori.






