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World Pasta Day: 3 regole per cuocere la pasta e tagliare i consumi

World Pasta Day: 3 regole per cuocere la pasta e tagliare i consumi

Meno acqua, coperchio sulla pentola e cottura passiva: ecco le 3 regole d’oro per cuocere la pasta e tagliare su consumi ed emissioni

In tempi di crisi climatica e crisi energetica anche un piatto di pasta può fare la differenza, non solo per il pianeta ma anche per i conti a fine mese. Cuocere la pasta è un gesto che gli italiani compiono quotidianamente in milioni di case e ristoranti attorno alla penisola ma, non sempre prestiamo la giusta attenzione al gesto. Secondo l’Unione Italiana Food, seguendo 3 semplicissime regole nel cuocere la pasta potremmo infatti tagliare su consumi ed emissioni e risparmiare, in tutto il paese, fino a 350 milioni di kilowattora ogni anno. Ecco quindi alcune regole da seguire questo 25 ottobre per il World Pasta Day e per tutti i giorni in cui scegliamo di cucinare la pasta.

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Foto: Jan Vašek @Pixabay

Le 3 regole d’oro per cuocere la pasta e tagliare i consumi

Una ricerca commissionata dai Pastai italiani a Perfect Food Consulting, ha calcolato l’energia necessaria per cuocere 200 grammi di pasta secondo il metodo più diffuso, ovvero a pentola scoperta e con la proporzione di 1 litro d’acqua ogni 100 g di pasta. La verità è che con tre semplici accorgimenti alla portata di tutti potremmo davvero tagliare i consumi e risparmiare senza compromettere la qualità e il sapore della pasta che portiamo in tavola.

  • Cuocere la pasta con meno acqua: la regola d’oro suggerisce 1 litro d’acqua per ogni 100g di pasta. Facile da ricordare. Semplice da eseguire. E assolutamente non necessaria. La pasta si può cuocere utilizzando solo 700ml di acqua ogni 100g senza perdere in alcun modo di qualità. Utilizzando questo metodo non solo si risparmia il 30% di acqua ma si riduce anche del 13% la quantità di energia necessaria a portare l’acqua a ebollizione, tagliando quindi sui consumi di gas o di elettricità.
  • Usare il coperchio quando si porta l’acqua ad ebollizione: quante volte capita di far bollire l’acqua della pasta senza lasciare il coperchio sulla pentola? Che sia (cattiva) abitudine o semplice dimenticanza si tratta di un comportamento inutilmente costoso. Lasciare il coperchio sulla pentola per far bollire l’acqua della pasta non solo accelera i tempi di ebollizione ma fa risparmiare fino al 6% di energia. Mettere il coperchio sulla pentola ad ogni pasta significa ricaricare il proprio telefono 2 o 3 volte in più.
  • Utilizzare la cottura passiva: la maggior parte degli italiani cuoce la pasta mantenendo l’acqua in ebollizione fino a cottura completata. Eppure, dopo i primi 2 minuti di cottura tradizionale, è possibile spegnere la fiamma e lasciare che la pasta cuocia in modo indiretto: è sufficiente, ancora una volta, lasciare il coperchio sulla pentola per non disperdere il calore. Con questo metodo è possibile cuocere la pasta e al tempo stesso tagliare i consumi di energia del 47%.

Quanto risparmieremmo ogni anno cuocendo la pasta in questo modo?

Secondo quanto riporta l’Unione Italiana Food, seguendo queste tre semplici regole nel cuocere la pasta ogni italiano arriverebbe a tagliare in un anno fino a 44,6 kilowattora di consumi energetici, 13,2 kg di emissioni di CO2 equivalenti e circa 69 litri di acqua. Se tutti noi cuocessimo la pasta in questo modo, risparmieremmo tra i 356 milioni e i 2,6 miliardi di kilowattora in un anno, pari a un secolo e mezzo di calcio in notturna in Europa, coppe comprese; 4.100 metri cubi di acqua, sufficienti a riempire 1640 piscine olimpioniche e fino a 776 tonnellate di CO2 equivalenti, ovvero quanto le emissioni di una macchina necessarie per compiere 21 viaggi andata-ritorno tra la Terra e il Sole. Ogni anno.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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