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Vino sostenibile: meglio sceglierlo biologico e locale

Vino sostenibile: meglio sceglierlo biologico e locale

Vi sono alcune accortezze per rendere il proprio consumo di vino sostenibile. Le principali? Sceglierlo biologico e locale.

Bere vino sostenibile si può e per farlo è bene iniziare a sceglierlo biologico e locale. L’attenzione ai metodi di coltivazione, al luogo di produzione e ai conseguenti uvaggi utilizzati sono ottime strategie per limitare l’impatto ambientale dei propri brindisi, e promuovere un consumo più informato e consapevole.

Vino biologico e locale in favore dell’ambiente

Non risulta immediato pensare all’ambiente godendosi un buon calice di vino. Tuttavia, anche la sua produzione ha un impatto significativo sul territorio e prevede un certo dispendio di risorse. Ma si può bere del vino sostenibile? Certamente, ma è necessario prestare attenzione a un discreto numero di variabili, nonché approfondire la conoscenza della specifica realtà produttiva. Scegliere il vino biologico è un primo passo nella direzione dell’ambiente. Nell’agricoltura biologica l’utilizzo di sostanze chimiche è sostanzialmente regolato e l’utilizzo di risorse risulta più oculato, grazie a un approccio più attento ai ritmi e alle necessità della natura. Questo si traduce in terreni meno inquinati e in una produzione generalmente più «verde» e, ovviamente, in un prodotto più sano per il consumo.

Tuttavia, il vino sostenibile oltre a essere biologico dovrebbe essere anche locale. Nel termine locale si devono considerare più fattori, in particolare la zona di produzione e la tipologia di uva. Rispetto al primo punto, le ragioni alla base sono piuttosto intuitive: scegliere un vino prodotto in zone molto di distanti da noi significa aggiungere all’impatto ambientale della produzione quello del trasporto, che sarà naturalmente direttamente proporzionale alla distanza. Molto meglio è esplorare le peculiarità della propria zona, attività che nel nostro paese non manca mai di riservare piacevoli sorprese.

Parlare di vino locale non può poi prescindere dal considerare l’uvaggio. Un aspetto che richiede un grado di approfondimento maggiore, ma di importanza sostanziale. Il vino sostenibile risulta tale se anche le sue colture lo sono, quindi, quanto più l’uva utilizzata sarà adatta alle caratteristiche della zona di produzione tanto più il dispendio di risorse sarà inferiore. Nello specifico acqua, pesticidi e carburante. Fare due chiacchiere col produttore è un ottimo modo per iniziare a saperne di più sul suo operato e permette di bere in maniera più consapevole e attenta all’ambiente.


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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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