“Settembre”, la bellissima poesia di Luigi Pirandello

“Settembre” è una poesia di Luigi Pirandello in cui regna sovrana l’ambivalenza. La lirica è stata pubblicata nel 1910 sulla rivista Nuova Antologia. Nel componimento l’autore siciliano coglie sia la nostalgia che la fine dell’estate porta con sé, sia il senso di aspettativa che a essa si collega. Ci invita quindi a sperare anche nei momenti peggiori, tracciando i contorni di un quadro fatto di simboli.

“Settembre” di Luigi Pirandello: testo
Le speranze se ne vanno
come rondini a fin d ’anno:
torneranno?
Nel mio cor vedovi e fidi
stanno ancora appesi i nidi
che di gridi
già sonaron brevi e gai:
vaghe rondini, se mai
con i rai
del mio Sole tornerete,
le casucce vostre liete
troverete.
“Settembre”: il significato della poesia di Pirandello
Nella poesia “Settembre” Pirandello trasforma il paesaggio in una metafora sull’animo umano. Egli dipinge la fine della bella stagione partendo dall’immagine evocativa delle rondini che emigrano insieme alle speranze. I nidi appaiono vuoti e il Sole non più così luminoso. Silenzio e assenza trasmettono un senso di profondo abbandono ma tutta questa nostalgia non riesce però a spezzare i sentimenti positivi.
Nel finale del componimento il poeta fa infatti riferimento alle “casucce liete” che gli uccelli migratori potranno ritrovare al termine dei propri viaggi e non nasconde la speranza che il momento buio rappresenti solo un passaggio obbligato del ciclo naturale, destinato a lasciare di nuovo il posto a più gioiosi scenari.
“Settembre” e la profonda poesia di Pirandello
“Settembre” ci offre una dimostrazione di quanto anche il Pirandello poeta, meno conosciuto del Pirandello scrittore e drammaturgo, vantasse una sensibilità incredibile. Nel componimento ogni elemento diventa quasi un simbolo. Le rondini incarnano alla perfezione il concetto di ciclicità e rinascita. Il fatto che qui vengano utilizzate come rappresentazione delle emozioni positive estive che se ne vanno non fa altro che creare un contrasto denso di significato.
Il sole diventa il mezzo attraverso cui permettere agli eleganti uccelli di tornare ai loro nidi, metafora del cuore umano. L’autore ci ricorda insomma di mantenerci ben disposti verso la speranza perché ogni momento può diventare quello propizio per il ritorno di liete circostanze.
A rendere ancora più concreto il senso di perenne contraddizione che pervade il mese di settembre contribuisce lo stile scelto da Pirandello per la poesia. Le rime conferiscono al componimento un ritmo cantilenante, quasi da filastrocca per bambini. La nostalgia espressa dai versi trova la propria controparte nei suoni allegri che si generano e nel lessico in cui non mancano vezzeggiativi e diminutivi.
