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“Settembre”, la poesia di Vittorio Sereni per l’arrivo dell’autunno

“Settembre”, la poesia di Vittorio Sereni per l’arrivo dell’autunno

Nella poesia “Settembre” Vittorio Sereni racconta l’arrivo dell’autunno e dai versi traspare la malinconia associata al cambio di stagione.

La poesia “Settembre”, scritta da Vittorio Sereni, viene pubblicata all’interno della raccolta Frontiera, nel 1941. Nel componimento il poeta si concentra sul passaggio dall’estate all’autunno e sulle sensazioni che i cambiamenti della natura provocano nell’uomo. La nostalgia è il sentimento dominante, ma non manca il riferimento a un rinnovato coraggio, derivato dalla consapevolezza.

“Settembre”, la poesia di Vittorio Sereni per l’arrivo dell’autunno
@envatoelements

“Settembre” di Vittorio Sereni 

Già l’olea fragrante nei giardini 
d’amarezza ci punge: il lago un poco 
si ritira da noi, scopre una spiaggia 
d’aride cose, 
di remi infranti, di reti strappate. 
E il vento che illumina le vigne 
già volge ai giorni fermi queste plaghe 
da una dubbiosa brulicante estate. 

Nella morte già certa 
cammineremo con più coraggio, 
andremo a lento guado coi cani 
nell’onda che rotola minuta.

L’autunno nella poesia “Settembre” di Vittorio Sereni 

In “Settembre” Vittorio Sereni affida il racconto dell’arrivo dell’autunno a una serie di immagini. La prima parte è, infatti, interamente descrittiva e i sensi si fanno protagonisti. L’odore dei giardini diventa quasi amaro, mentre il sole che illumina i vigneti fa da cornice a una natura che muta

L’energia e il moto che caratterizzano l’estate vengono sostituiti dall’immobilità e i detriti che riemergono dall’acqua che si ritira trasmettono un senso di abbandono. Il paesaggio fa da sfondo, ma, come nel resto della poetica di Sereni, piccole alterazioni privano l’uomo dei punti di riferimento. L’arrivo della stagione fredda viene vissuto con disagio e l’autunno diventa solo un preambolo dell’inevitabile.

Significato di “Settembre” di Vittorio Sereni 

In “Settembre” Vittorio Sereni conferisce all’arrivo dell’autunno un valore simbolico e la natura diventa lo specchio dello stato d’animo del poeta. La fine della stagione calda si trasforma in un viaggio verso l’ignoto e in un presagio della fine. 

Alla malinconia si affianca, però, anche un senso di consapevolezza che il rallentare della vita fa in modo che si sviluppi. La lirica si conclude, dunque, in modo intimo e tutt’altro che ottimistico. Il poeta si avvicina, però, all’ignoto con un coraggio che prima mancava e che l’animo umano può maturare solo grazie all’inizio di quell’autunno guardato con tanta amarezza.

Con “Settembre” Vittorio Sereni riflette sull’esistenza umana partendo dal contesto dell’avvento dell’autunno. Questa stagione assume tinte cupe e incarna un momento di sospensione della vita. Nella prima stesura, più lunga, il componimento si concludeva con un’esortazione a godere degli ultimi raggi del sole, ma la versione definitiva è del tutto priva di questo accenno di speranza.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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