Rose commestibili biologiche, una startup lancia il nuovo trend

Si chiama Ayaka Tanaka la ragazza di 25 anni che ha lanciato Rose Labo Co. impegnata nella coltivazione e nella commercializzazione di rose commestibili biologiche. La startup giapponese, situata nei sobborghi di Tokyo, nasce nel 2015 fiorendo in soli tre anni grazie alla tenacia della fondatrice e ad un innovativo modello di business di successo.
Il segreto del successo delle rose commestibili biologiche
La giovanissima fondatrice maturò l’idea per caso durante gli anni del liceo, quando durante una cena in famiglia sua madre le disse «lo sai che esistono delle rose commestibili?». Questa semplice affermazione le aprì gli occhi portandola a chiedersi perché non ne avesse mai sentito parlare. Da questa considerazione Tanaka comprese le opportunità che il mercato poteva offrirle, mettendosi a studiare un argomento a lei sconosciuto: la coltivazione delle rose. I primi tentativi non diedero i risultati sperati, finché, in preda alla disperazione del vedere le sue rose appassire, si rivolse all’università di agraria, da cui l’idea di produrre rose commestibili biologiche con l’idroponica. La metodologia risulta infatti la più indicata per evitare l’utilizzo di sostanze chimiche.
La sua startup cominciò a fiorire, come le sue rose commestibili biologiche, la cui produzione in eccesso venne adoperata per la creazione di conserve. In soli tre anni Rose Labo Co. ha decuplicato i suoi profitti, lanciando il nuovo trend in tutto il Giappone e non solo. Tanaka dichiara, attualmente, di aver avuto diverse richieste da tutta l’Asia. D’altronde, le sue rose commestibili biologiche trovano diverse applicazioni: dal cake design, alle conserve, agli infusi, bevande e cosmetica. Oggi all’età di soli 25 anni Tanaka manda avanti il suo business e in contemporanea studia economia e inglese, venendo invitata spesso a tenere conferenze sulla sua avventura imprenditoriale che l’ha fatta crescere, da neofita, nel difficile panorama agricolo giapponese. A volte le storie sono (quasi) tutte rose e fiori!
