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Rafano, proprietà e usi

Rafano, proprietà e usi

Il rafano o cren è una pianta spontanea di cui si utilizza la radice, vediamo quali sono le proprietà del rafano e i suoi usi culinari.

Il rafano, anche conosciuta come barbaforte o cren, proprio come l'omonima salsa, è una pianta spontanea di cui si consuma la radice. Nota con il nome scientifico Armoracia rusticana, trova impiego soprattutto in cucina dove risulta particolarmente apprezzata per il suo sapore piccante. Vediamo quindi quali sono le proprietà e gli usi del rafano. 

Rafano: proprietà e usi
@envatoelements

Valori nutrizionali

Il rafano appartiene alla famiglia delle crucifere, la stessa di cavoli e broccoli. Per 100 g di prodotto apporta circa 14 calorie. È composto da:

  • 95,3 g d’acqua 
  • 2,6 g di carboidrati 
  • 1,1 g di proteine 
  • 0,1 g di grassi 
  • 1,4 g di fibra

Contiene anche diversi minerali tra cui sodio, calcio, ferro, potassio, fosforo, nonché un discreto quantitativo di Vitamina C. 

Proprietà del rafano

Al rafano sono attribuite diverse proprietà benefiche per l'organismo. È considerato un potente antitumorale nonché un antiossidante grazie alla presenza di alcune molecole speciali (tra cui glucosinolati, isotiocianati e sinigrina) in grado di contrastare i radicali liberi. 

Il rafano poi è un potente antibatterico ed è in grado di alleviare i sintomi del raffredore. Gli sono poi attribuite proprietà diuretiche e digestive nonché sazianti, come tutti gli alimenti piccanti. 

Usi del rafano

Come accennato, il rafano è una radice dal sapore piccante utilizzata in abbinamento a piatti di carne e pesce, ma anche verdure. La ricetta più famosa che lo vede protagonista è la salsa cren, originaria dell'Europa Orientale, ma a oggi diffusa anche in alcune regioni del nord Italia tra cui Friuli Venezia Giulia, Veneto e Piemonte. 

In Basilicata il rafano è protagonista di diversi piatti tradizionali tra cui una particolare frittata, nota come frittata materana, realizzata con uova, pecorino, prezzemolo e pepe. Sempre in Basilicata, la radice fresca veniva grattugiata direttamente sulla pasta e chiamata "tartufo dei poveri". L'abbinamento tra rafano e prosciutto cotto poi è ancora oggi in voga nella cucina triestina. 

Infine il rafano è l'ingrediente principale di un'altra salsa molto famosa tipica della cucina giapponese: il wasabi

Il rafano è una radice dalle molteplici proprietà, molto apprezzata da coloro che amano il sapore piccante. Proprio per questo motivo però, pur non avendo particolari controindicazioni, se ne sconsiglia il consumo in caso di gastrite, esofagite, malattie infiammatorie e, in generale, disturbi gastrointestinali nonché in gravidanza e allattamento. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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