Alcuni consigli da attuare in primavera per destinare al riuso i vestiti e i capi tessili che non si usano più.
L’arrivo della primavera può essere un’occasione per praticare il riuso. Il cambio di stagione, infatti, non interessa solo il tempo meteorologico, ma anche ciò che indossiamo e teniamo a portata di mano nell’armadio. Spesso durante il cambio di stagione si possono trovare vecchi vestiti da rimettere in circolo e a disposizione di altre persone.
Il valore del riuso
Il riuso è una pratica che fa bene alle persone e all’ambiente. Ci sono, però, delle regole e delle accortezze da tenere a mente quando, con l’inizio della primavera, si selezionano i capi d’abbigliamento da rimettere in circolo. Innanzitutto, in Italia dal primo gennaio 2022 è in vigore l’obbligo di suddividere in maniera differenziata gli oggetti tessili, tra cui i vestiti.
Il settore tessile e quello della moda, infatti, hanno un’elevata impronta ecologica: la produzione dei capi d’abbigliamento può avere un impatto negativo sull’ambiente se non conforme ai principi della sostenibilità, che non attiene solo all’aspetto ambientale ma anche a quello sociale.
Il riuso dei vestiti con l’inizio della primavera
Le persone che vogliono praticare il riuso in maniera corretta in occasione dell’arrivo della primavera devono tener conto di alcune regole. Innanzitutto, negli appositi cassonetti per la raccolta degli abiti possono essere conferiti sia i vestiti in buono stato sia quelli rovinati. I primi saranno destinati al riuso, mentre i secondi saranno avviati a nuova vita con i processi di riciclo.
Per quanto attiene gli accessori, solo quelli in buone condizioni potranno essere destinati alla filiera del riuso. La fine del ciclo di vita degli accessori è più complessa rispetto a quella dei capi tessili. Scarpe, cinture e marsupi, infatti, sono anche più difficili da riciclare. Per questo motivo è importante praticare un’attenta e corretta selezione prima di eliminare gli accessori.
Primavera, come conferire i vestiti destinati al riuso
Molte persone possono condividere il desiderio di fare del bene al pianeta con il riuso. Tuttavia, queste stesse persone possono commettere errori in buona fede. Quando si fa il cambio di stagione in primavera bisogna controllare che gli abiti da avviare al riuso siano puliti. I capi tessili, infatti, devono essere messi nel secco residuo se sono sporchi di macchie d’unto o di altre non removibili.
I cassonetti per il riuso degli oggetti tessili non accettano solo vestiti che non indossiamo più con l’inizio della primavera. Possono, infatti, essere conferiti anche altri oggetti tessili, come ad esempio tende, asciugamani, tovaglie e lenzuola. L’importante è che siano puliti e conferiti all’interno di un sacchetto.
Il riuso in primavera: verso l’economia circolare
La pratica del riuso rientra tra le azioni incentivate dall’Unione Europea per il raggiungimento degli obiettivi prefissati entro il 2050. Questi ultimi possono essere raggiunti attuando delle corrette politiche e pratiche che favoriscano l’economia circolare. Ciascuno di noi può fare la sua parte destinando al riuso vestiti scartati con il cambio dell’armadio in primavera.