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Plastica, l’ONU promette: entro il 2024 un trattato contro l’inquinamento

Plastica, l’ONU promette: entro il 2024 un trattato contro l’inquinamento

Storico accordo ONU sulla plastica, le nazioni si uniranno per trovare una soluzione alla crisi che sta soffocando il pianeta.

Nel 2017 il mondo ha prodotto 348 milioni di tonnellate di plastica. Secondo le proiezioni attuali, nel 2040 ne produrremo almeno il doppio. Nel 2050 potrebbero esserci più frammenti di plastica che pesci nei nostri oceani. Le microplastiche, frammenti microscopici dovuti alla frammentazione dei rifiuti plastici nell’ambiente, sono entrate nella catena alimentare con effetti imprevedibili per la salute di uomini e animali. Sembra quasi un panorama da film apocalittico. Ma la svolta in positivo è arrivata lo scorso 2 marzo quando i rappresentanti all’assemblea per l’ambiente dell’ONU hanno approvato una risoluzione per limitare finalmente l’utilizzo indiscriminato della plastica, in particolare di quella monouso.

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Foto: Nastya Gepp @Pixabay

Il mondo si unisce: l’ONU contro la plastica

I capi di Stato, i ministri dell'ambiente e altri rappresentanti di 175 paesi del mondo hanno approvato tra la commozione generale una risoluzione che punta porre fine una volta per tutte all'inquinamento da plastica. La risoluzione impegna i paesi a stringere un accordo legalmente vincolante entro i prossimi due anni. Il primo passo prevede l’istituzione da parte dell’ONU di un Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC) che avvierà i lavori già quest’anno con l’obiettivo di stilare una prima bozza del trattato sul taglio della plastica entro fine 2024. L’accordo prevedrà una serie di alternative capaci di affrontare il problema nel suo complesso, colpendo l’intero ciclo di vita della plastica, dalla progettazione alla produzione fino al consumo e allo smaltimento.

Un “trionfo” del pianeta sulla plastica

La storica risoluzione dal titolo emblematico di “Fine all’inquinamento da plastica: verso uno strumento internazionale legalmente vincolante” arriva al termine di una riunione di tre giorni a cui hanno partecipato almeno 5000 partecipanti. Entro la fine del 2022 sarà convocato un forum di discussione in concomitanza con la prima sessione dell’INC per condividere conoscenze e strategie a livello globale. Secondo Inger Andersen, direttrice esecutiva dell’UNEP, il programma dell’ONU per l’ambiente si tratta di: “Un trionfo del pianeta Terra sulla plastica monouso”. L’accordo sulla plastica sarebbe infatti la più significativa intesa internazionale sull’ambiente dopo gli accordi di Parigi sul controllo delle emissioni di gas serra.

Gli obiettivi a lungo termine

L'obiettivo di fondo dell'accordo è quello di rivoluzionare interamente il nostro legame con la plastica abbandonando il modello di economia lineare. Secondo l’ONU il passaggio a un'economia invece di tipo circolare può ridurre il volume di plastica che entra negli oceani di oltre l'80% entro il 2040 e del 55% la produzione di plastica vergine nello stesso orizzonte temporale. Si tratta di un accordo storico anche in virtù dell'intenzione di renderlo legalmente vincolare e quindi utilizzare gli strumenti del diritto internazionale, come sanzioni legali e finanziarie, per le nazioni che violino i termini.

Difficile al momento prevedere cosa comporterà l’accordo definitivo in termini pratici, e in quale misura i provvedimenti saranno effettivamente vincolanti, ma è credibile che il Comitato imponga se non altro limiti sulla quantità di plastica monouso producibile a livello mondiale, sostenendo allo stesso tempo politiche di finanziamento al riciclo, in particolare nei paesi in via di sviluppo, e di progressiva transizione verso materiali eco-compatibili.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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