Microplastiche trovate nel sangue di mucche e maiali

L’inquinamento da microplastiche è più pervasivo di quanto fino a ora pensato. Una nuova ricerca dell’Università di Amsterdam in Olanda ha infatti per la prima volta rinvenuto tracce di microplastiche nel sangue di mucche e maiali da allevamento. Quali ripercussioni può avere la presenza di particelle di plastica nella catena alimentare sulla salute dell’uomo e quella degli animali è ancora oggetto di discussione.

Microplastiche nel sangue degli animali
Le microplastiche sono piccole particelle di plastica non biodegradabile rilasciate dalla frammentazione di materiali plastici più grandi. Questi frammenti di plastica minuscoli finiscono nel mare o nel suolo dove possono perdurare per centinaia di anni. Fino ad oggi gli scienziati erano consapevoli della presenza pervasiva di microplastiche negli oceani e nella catena alimentare marina.
Molti pesci e uccelli infatti finiscono per scambiare le microparticelle plastiche per cibo, ingerendole e determinandone l’ingresso nella catena alimentare. Secondo i ricercatori olandesi, questa sarebbe la prima volta che le microplastiche vengono scoperte nel sangue di animali da allevamento.
Da dove arrivano le microplastiche negli allevamenti
I ricercatori hanno analizzato campioni di sangue di 12 mucche e 6 maiali per verificare la presenza di microplastiche. L’ipotesi dei ricercatori è che le microparticelle siano finite prima nel suolo ed entrate nella catena alimentare attraverso le colture e i mangimi utilizzati per nutrire gli animali. La parte delle microplastiche che non rimane nel sangue finirebbe invece per contaminare il letame utilizzato come fertilizzante, continuando così un ciclo vizioso.
Un destino incerto
Cosa significhi l’inquinamento pervasivo da plastica è ancora fonte di dibattito. Non esistono infatti ancora studi in grado di determinarne gli effetti a lungo termine sulla salute. La presenza di microplastiche nel sangue di mucche e maiali ha suscitato tuttavia fortissime preoccupazioni. Proprio come per gli animali da allevamento, secondo diverse ricerche parte delle microplastiche che finiscono nel nostro organismo vengono espulse, ma parte invece finirebbe nel nostro flusso sanguigno e fino ai nostri organi. Uno studio italiano dell’Ospedale Fatebenefratelli e dell’Università Politecnica delle Marche ha addirittura rinvenuto tracce di microplastiche nella placenta. Un problema quindi che rischia di accompagnarci fin dai primi momenti della nostra vita.
