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Pesce Glacier 51: come si cucina il Moro oceanico australiano

Pesce Glacier 51: come si cucina il Moro oceanico australiano

Il pesce Glacier 51, conosciuto anche come Moro oceanico, abita le profondità marine australiane, una rarità molto interessante da cucinare.

Il Glacier 51, detto anche Moro oceanico, è un pesce che vive a circa 2.000 metri di profondità, vicino ad un’isola a 4.000 km dalle coste australiane. Viene pescato in mari poco battuti, vicino all’isola di Heard, con una legislazione estremamente severa per far sì che gli animali siano sempre tutelati. Si tratta di acque freddissime, praticamente parte a contatto con l’Antartide. Qui il Glacier 51 rimane sui fondali, sopravvivendo a temperature e pressioni estreme.

Il Glacier 51 in cucina

Il pesce Glacier 51 è considerata la controparte marina dell’apprezzatissima carne Wagyu: il filetto ha un colore bianco neve, risulta sodo e venato di grasso. Il sapore è delicato ben bilanciato tra il sapido e il salato, molto apprezzato dagli chef di alto livello che sperimento molto con la sua carne. Un esempio è Carlo Cracco, che nel suo ristorante in Galleria ha proposto a dine 2018 Moro al vapore, cavolfiore, patate dolci e aglio nero, ma lo serve anche crudo in forma di carpaccio.

Cucinare il Glacier 51 è un’esperienza unica: gli esperti lo considerano una vera e propria tela, con la quale comporre piatti dagli abbinamenti più disparati, con la zucca gialla per esempio o con il miso. In generale, però, si presta anche a metodi di cucina semplici, sia con calore diretto che indiretto, con un sugo liquido o al forno.

Cosa sapere del Glacier 51

L’isola di Heard è tra le meno ospitali del mondo e tra le più distanti della civiltà, offrendo un habitat incontaminato per alcuni degli animali più rari del pianeta. Tra questi c’è il Glacier 51, detto anche Moro oceanico, un pesce che passa la sua vita su fondali che arrivano a oltre 2.000 metri di profondità.

Appartiene alla stessa grande famiglia dei branzini, abita abitualmente fondali fangosi e può arrivare fino a due metri di lunghezza, ma le sue abitudini lo rendono rarissimo, al punto che può essere pescato solo in zone molto precise con tecniche particolari. La rigidissima regolamentazione della pesca del Glacier 51 è il risultato di episodi di pesca illegale che hanno danneggiato gravemente l’ecosistema.

La carne è così pregiata che il Glacier 51, una volta pescato, viene confezionato direttamente sulle imbarcazioni e gli scarti non vengono buttati in mare per evitare di modificare l’ecosistema della zona. Il risultato è una pesca sostenibile, che non intacca l’ambiente e rispetta il ciclo vitale degli animali.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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