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Perché le merendine sopravviveranno alla fine del mondo

Perché le merendine sopravviveranno alla fine del mondo

La data di scadenza delle merendine per molti rimane un mistero: com’è possibile che certi prodotti che all’apparenza contengono latte, uova e altri ingredienti deperibili resistano sugli scaffali anche un mese?

Qualcuno di voi magari ha sentito parlare dei Twinkies, le famose merendine che riusciranno a sopravvivere alla fine del mondo, e si è chiesto il motivo di questo incredibile superpotere. La verità è che moltissime merendine, anche quelle comuni in Italia, hanno date di scadenza che suonano vagamente irrealistiche quando si pensa a ingredienti come uova e latte. Ma come fanno ad essere così resistenti al passare del tempo?

Zucchero, zucchero e ancora zucchero

Uno degli assi nella manica degli snack dolci preconfezionati è sicuramente lo zucchero. Questa sostanza, termine generico e semplificato per indicare i carboidrati, ha moltissime interessanti proprietà, una delle quali è allungare tremendamente la shelf life - o conservabilità - dei prodotti a cui viene aggiunto. Per riuscirci questa sostanza fondamentalmente riduce prepotentemente l’acqua a disposizione dei microrganismi, creando un ambiente in cui è impossibile per molti sopravvivere.

Guarda caso nelle merendine lo zucchero figura sempre tra i primi ingredienti - ovvero quelli più abbondanti - accompagnato dallo sciroppo di glucosio-fruttosio, altro nome per chiamare la dolce sostanza. È difficile oggi imbattersi nei conservanti più tradizionali, quelli che per intenderci spaventavano i consumatori nei primi anni 2000, le grandi aziende preferiscono sfruttare processi di lavorazioni tecnologici e mirati.

Ambiente e tecniche di lavorazione

A questo proposito alcuni metodi di lavorazione messi a punto negli ultimi anni hanno cambiato molto nella ricetta delle merendine: mantenere fresco un prodotto appena sfornato funziona alla grande se passano appena 7 minuti dalla fine della cottura all’imbustamento. Del resto le merendine di oggi non hanno nemmeno tempi di conservazione eterni come le leggende metropolitane lasciano intendere: le date di scadenza normalmente non superano i 120 giorni dalla sfornatura. Per molte non sono più di 90.

Un altro paio di maniche, in ogni caso, il discorso per gli Stati Uniti. Nonostante anche i Twinkies abbiano una scadenza ufficiale di appena 45 giorni - normalmente rimangono sugli scaffali solamente un paio di settimane - negli USA l’uso di additivi e conservanti chimici è molto più sdoganato. Che possano veramente resistere fino alla notte dei tempi?


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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