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Oliva itrana, caratteristiche del prodotto DOP delle colline pontine

Oliva itrana, caratteristiche del prodotto DOP delle colline pontine

È ottima da mensa e se trasformata produce un olio extravergine unico, marchio DOP dal 2010, le caratteristiche dell’oliva itrana

L’oliva itrana, conosciuta anche come Oliva di Gaeta, è una cultivar antichissima e dalle caratteristiche uniche. È un prodotto tipico delle colline pontine, nel sud Lazio, e protetta da marchio DOP dal 2016.

L’itrana è un frutto, si dice, “a duplice valenza”. E cioè può essere consumata come normale oliva da mensa, ma è adatta anche ad essere trasformata in olio di gran pregio. Conosciamo meglio questa prelibatezza, eccellenza del nostro territorio.

oliva itrana
@envatoelements

L’oliva itrana e il suo territorio

Nei territori di Latina e tutto intorno, fino alle province opposte di Roma e Frosinone, si estendono le famose colline Pontine. È da qui che viene l’oliva itrana, un prodotto unico, che racconta la storia di un territorio antico e da sempre votato alla coltivazione dell’oliva.

Distese di oliveti, infatti, caratterizzano il paesaggio, quello tipico delle macere adattato a pietra, arrampicati come sono tra le colline rocciose ai piedi dei monti Lepini e a ridosso del litorale tirrenico. E proprio tali condizioni pedoclimatiche, quindi un terreno sabbioso e calcareo e un clima ventilato e mite garantito dalla vicinanza al mare, si sono rivelate ottimali a ospitare la cultivar itrana, un’eccellenza agroalimentare italiana.

Perché si chiama oliva di Gaeta

Oggi un grande bacino di produzione dell’oliva itrana si trova certamente a Itri e nei comuni limitrofi, in provincia di Latina. Ma, a dire il vero, il territorio di produzione abbraccia ben 44 comuni tra le province di Roma, Latina e Frosinone. E si estende fino ai comuni campani di Cellole e Sessa Aurunca, in provincia di Caserta.

Un tempo, però, e parliamo del 1400 circa, erano gli abitanti del Ducato di Gaeta a vantare le maggiori abilità nel settore dell’agricoltura, del commercio e della navigazione e fu sotto il Ducato di Gaeta che questa particolare oliva ebbe la sua grande diffusione. Per tanto è stata conosciuta e chiamata per molto tempo oliva di Gaeta, denominazione che persiste ancora oggi. Il testimone, infatti, è passato a Itri solo più tardi, quando dopo 90 giorni di bombardamenti sulla città di Gaeta, tra il 1860 e il 1861, vennero abbattuti dai soldati piemontesi più di 100mila olivi che a Gaeta non sarebbero mai più ricresciuti.

Caratteristiche dell’oliva itrana DOP

L’oliva itrana DOP è di dimensioni medio-grandi, di forma affusolata e di colore rosa-violaceo intenso. Il sapore è amarognolo e vinoso, la sua polpa è soda e si distacca in maniera netta dal nocciolo, caratteristica molto apprezzata dai consumatori.

Questo risultato è ottenuto grazie alla lavorazione della materia prima che entro le 24 ore dalla raccolta viene messa in acqua, dove inizia la fermentazione, e periodicamente viene corretta con il sale. Nasce così l’oliva itrana DOP, ottima per il consumo a tavola e dalla quale si ottiene anche un olio extravergine pregiato, dal sapore erbaceo e fruttato, leggermente piccante e amarognolo.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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