inNaturale
Home
>
Food
>
Ognissanti: quali sono i dolci della tradizione

Ognissanti: quali sono i dolci della tradizione

Quando l’1 novembre si celebra Ognissanti a chiudere i pasti in famiglia troviamo castagnaccio, pane dei morti e altri dolci della tradizione.

In Italia la festa di Ognissanti è molto sentita e per i pranzi in famiglia vengono preparati dolci di ogni genere. Un ruolo di rilievo è occupato dai prodotti di stagione e le castagne si confermano regine delle leccornie. Protagonisti dei piatti, e delle celebrazioni che accompagnano la giornata, sono, comunque, anche il tema della morte e del ricordo dei defunti, a cui è dedicato il giorno successivo del calendario.

Ognissanti: quali sono i dolci della tradizione
@envatoelements

1) Castagnaccio 

Tra i dolci principi della tradizione di Ognissanti non può mancare il castagnaccio. Questo, considerato tipico in Toscana, viene preparato con farina di castagne, uvetta, pinoli, noci e rosmarino. La leccornia è naturalmente priva di glutine e lattosio e può vantare una consistenza morbida, ma compatta.

2) Pane dei morti 

Uno dei dolci più preparati in occasione di 1 e 2 novembre è il pane dei morti. Si tratta di biscotti, tipici del Nord Italia, dall’origine antichissima. La leccornia nasce come piatto povero e prevede, quindi, l’utilizzo di pochi semplici ingredienti. Di base il pane dei morti potrebbe essere preparato semplicemente con farina, burro, zucchero, frutta secca e spezie. Oggi in molte versioni si aggiungono all’impasto biscotti secchi sbriciolati, cacao, rum e altri alimenti più o meno ricercati.

3) Colva o grano dei morti 

In Puglia giorno dei morti, e ormai Ognissanti, sono sinonimi di dolci a base di grano cotto. In questa regione si prepara infatti, la colva, piatto detto anche grano dei morti. Si tratta di una pietanza povera, la cui origine viene fatta risalire alla Magna Grecia. La colva è a base di grano cotto, uva sultanina, chicchi di melograno, noci, fichi secchi, mandorle e spezie. A dolcificare non è lo zucchero, ma il vino cotto.

4) Ossa dei morti 

Tra i dolci preparati in occasione di Ognissanti e del 2 novembre troviamo le ossa dei morti, dei tipici biscotti, la cui origine resta ancora incerta. Nella versione siciliana l’impasto è a base di farina, acqua, zucchero, cannella e chiodi di garofano. Nella città di Parma, invece, dove sono altrettanto tipici, l’aggiunta delle mandorle è considerata canonica.

5) Pabassinas 

In Sardegna tra i dolci tipicamente associati al giorno di Ognissanti e a quello dei morti ci sono i Pabassinas. Si tratta di biscotti di pasta frolla, in cui l’impasto è arricchito con uvetta, scorza di limone o di arancia e semi di anice. Il tocco finale è dato, poi, da uno strato di glassa a base di zucchero e albume, nonché da una decorazione di confetti colorati.

6) Torrone dei morti 

A Napoli Ognissanti è sinonimo di torrone dei morti. Questo dolce risulta croccante all’esterno e morbido all’interno ed è perfetto per accompagnare il caffè. L’ingrediente principe è il cioccolato, sia fondente sia bianco, ma non mancano nemmeno crema spalmabile alla nocciola e nocciole intere.

7) Cavalli dei morti 

In Trentino a fare da re dei dolci tipici di Ognissanti sono i cavalli, o cavallucci, dei morti. Questi sono delle pagnotte dolci, arricchite con cannella e spezie e risultano molto simili al pane dei morti, da cui si differenziano per la forma. Le leccornie riproducono sagome equine, a cui, con glassa o zucchero colorato, vengono disegnati i dettagli. Il riferimento è alla dea Epona, divinità celtica che accompagnava le anime verso il regno dei morti.


Alice Facchini
Alice Facchini
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte