Nei ristoranti USA pasta e pizza senza glutine non sono sempre gluten-free
Una ricerca della Columbia University nei ristoranti americani ha verificato come pasta e pizza pubblicizzati come senza glutine contengano invece la sostanza.
Pasta e pizza senza glutine? In oltre metà dei casi è una bugia. Una ricerca condotta dalla Columbia University’s Mailman School of Public Health in diversi ristoranti americani ha voluto vederci chiaro su quanto i piatti gluten-free fossero effettivamente privi di glutine. I risultati sono stati tutt’altro che confortanti.
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Attenzione a pasta e pizza senza glutine
Anche piccole tracce di glutine possono essere problematiche per persone affette da celiachia. Mangiare al ristorante per chi ha questo problema può essere veramente complicato, specialmente se prodotti come pasta e pizza pubblicizzati come senza glutine finiscono in realtà per contenere comunque tracce della sostanza.
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In una ricerca pubblicata sulla rivista American Journal of Gastroenterology i ricercatori della Columbia University hanno messo sotto analisi 5.624 piatti gluten-free in diversi ristoranti e pizzerie negli Stati Uniti. Per i test è stato utilizzato un apposito sensore in grado di rilevare la presenza anche di piccole tracce di glutine distribuito a 804 utenti nell’arco di 18 mesi.
Risultati preoccupanti per pasta e pizza senza glutine
La ricerca ha mostrato come in circa il 32% dei casi i prodotti pubblicizzati come gluten-free contenevano in realtà tracce di glutine. I più colpiti sono stati tuttavia pasta e pizza. Per la pasta, il 51% dei prodotti gluten-free testati conteneva in realtà glutine. Per la pizza la cifra saliva fino al 53%, oltre la metà. Il glutine inoltre è stato rinvenuto anche nel 27% delle colazioni, nel 29% dei pranzi e nel 34% delle cene.
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Si tratta tuttavia solo di una stima approssimativa. Esistono infatti dei limiti ai dati come riferiscono gli stessi ricercatori. Gli utenti a cui è stato distribuito il sensore «cerca glutine» potrebbero aver caricato i dati solamente quando sorpresi dal risultato. Il sensore inoltre è molto sensibile, in grado di rilevare quantità di glutine fino a 5 parti per milione. Secondo la legge americana un prodotto è considerabile come «senza glutine» con quantità fino a 20 parti per milione. Una ricerca più accurata è in programma, nel frattempo i ricercatori mettono comunque in guardia chi soffre di celiachia quando ordina un piatto al ristorante.
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