Mosche sulla carne, in Uganda diventano garanzia di freschezza

Sembra un controsenso, ma in Uganda le mosche sulla carne sono diventate garanzia della sua freschezza. Normalmente si cerca di tenere questi insetti lontani dal cibo a causa della loro tendenza a posarsi su sporcizia e materiale marcescente, tuttavia sulla carne può esservi ben di peggio, e la loro assenza risulta un preciso indice.
Le mosche segnalano la carne fresca
Meglio evitare la carne senza mosche! Questa è l’attuale situazione in Uganda. La ragione? Una pratica utilizzata da certi macellai per conservare a lungo la carne, la quale però presenta degli effetti collaterali molto pericolosi per l’organismo di coloro che finiranno col consumarla. Alcuni macellai ugandesi, infatti, stanno cominciando a trattare la carne con la formalina. Questa sostanza, composta da formaldeide, metanolo e acqua, viene normalmente utilizzata per la conservazione dei cadaveri o di parti anatomiche, ma se ingerita risulta fortemente tossica e cancerogena.
Tra le sue «proprietà» vi è anche quella di essere un forte repellente per le mosche, il che di conseguenza sono divenute un preciso indizio sull’effettiva freschezza della carne: a costo zero, attendibile tanto quanto dettagliati esami organolettici, ma decisamente più rapido. L’analisi della carne di 125 macellai della città di Kampala hanno mostrato in 95 casi delle tracce di formaldeide. Il Ministero della Salute ugandese sta prendendo seri provvedimenti in merito ma, nel frattempo, le mosche risultano il migliore alleato per la sicurezza alimentare.
